Sei consigli per trovare previsioni del tempo affidabili

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Ci sono troppi siti meteo in Italia. Ci sono troppe società meteo, in effetti, che si contendono furiosamente i proventi derivanti dalle commissioni esterne, ma anche (e in certi casi soprattutto) dalle pubblicità del sito.

Troppe società, ma poche davvero sono affidabili. Sono giunto a questa conclusione parlando con un mio collega, matematico scozzese, in gita in Italia dalla fredda Scozia. In cerca del Sole d’estate, si affidava ogni mattina ai siti meteo italiani, restando ogni volta deluso: al posto della pioggia prevista ogni mattina c’era un meraviglioso sole a fare da scenario al nostro meraviglioso Paese.

Eppure esistono moltissimi meteoròlogi seri. Ma altrettanti siti meteo stanno crescendo come funghi in un sottobosco, quello di internet, che come abbiamo visto tira fuori il peggio di sé quando si parla di scienza. Già, una scienza: la meteorologia non è un fenomeno “magico”, nessuno tira i dadi per predire il tempo atmosferico. È il risultato di simulazioni numeriche alquanto lunghe e complesse: i siti “virtuosi” usano dei modelli parecchio complicati, prendendo come input i dati forniti da un modello globale (spesso open-source, tra l’altro).

Ecco quindi sei consigli riguardo alla scelta dei siti internet meteo (e già che ci siamo, su come prendere le informazioni scientifiche che diffondono).

  1. Evitate i siti meteo che parlano di alieni, di fenomeni extrascientifici o di paranormale: può sembrare banale, ma è così.
  2. Evitate i siti meteo che vi promettono previsioni oltre 7-15 giorni (peggio ancora 30 giorni). È praticamente impossibile indovinare una previsione del tempo atmosferico a così lungo periodo: a 30 giorni di distanza si può giusto prevedere il nome del giorno in questione. Se invece vi parlano di sole e pioggia, bisognerebbe almeno scrivere “tendenza” e non previsione. In teoria, non sarebbe possibile avere una previsione meteorologica precisa già solo dopo pochi giorni: questo è dovuto al cosiddetto “Butterfly effect” (o “effetto farfalla”): l’atmosfera è un sistema caotico, e prendendo due simulazioni quasi uguali, che differiscono pochissimo solo dalle condizioni iniziali, dopo pochi giorni si avrà una differenza sostanziale tra le due simulazioni, provare per credere.
  3. Non prendete come Vangelo i blog scientifici, a meno che non siate assolutamente sicuri della veridicità di quello che scrivono. In effetti, non vale solo per la meteorologia: spesso le informazioni riportate in blog pseudoscientifici (o parascientifici) sono delle vere e proprie bufale. Il trucco è vecchio: la si spara grossa per poter avere più visite. Soprattutto, diffidate delle notizie riguardo la climatologia o altri ambiti che esulano dalla meteorologia stessa (tipo astrofisica, geologia, terremoti o altre cose).
  4. Fidatevi dei siti che mostrano grafici come l’affidabilità o le percentuali di precipitazione. Sono siti che comparano le previsioni con quello che succede in tempo reale, e che sono aggiornati continuamente per fornire osservazioni meteo reali. È vero che mappe diverse da quelle con nuvolette o grandi soli gialli sono meno intuitive, ma significa anche che usano effettivamente dei modelli scientifici (e non tirano a casaccio le previsioni).
  5. Se volete delle previsioni a livello locale, i siti migliori sono le ARPA regionali. È vero, non tutte le ARPA diffondono le previsioni del tempo, ma sono loro gli enti deputati a lanciare gli allarmi meteorologici. Sono i più affidabili perché utilizzano modelli regionali con un monitoraggio costante sul territorio e con una verifica continua dei dati. Inoltre, tutti i meteorologi qui impiegati sono laureati in materie scientifiche ed hanno superato un concorso pubblico – che non guasta.
  6. Esiste il sito meteo dell’Aeronautica Militare: pochissimi lo consultano, preferendo portali dal nome più immediato o accattivante, ma è tra i più precisi in circolazione (qui il link). Contiene tutte le previsioni (anche locali) sia meteorologiche che meteomarine, inclusi gli avvisi di fenomeni meteorologici intensi. Se guardate attentamente nel loro sito troverete anche il modello che viene usato per fare le previsioni (cosa che nel 99% dei siti meteo “popolari” non c’è manco lontanamente). Inoltre, c’è una sezione dedicata all’affidabilità delle previsioni (cosa che nessun altro sito meteo ha).

Alessandro Sabatino
@twitTagli

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