La creazione del logo di Beatrice Lorenzin me la sono spiegata così.
Non ho altre ipotesi a riguardo.
Beatrice Lorenzin: “Oh ragà ho fatto talmente tante cappelle che piuttosto che trovamme di nuovo Ministro apro la partita IVA e me metto a ideare campagne per il Fertility Day a tempo pieno.”
Staffista: “Ehm… guardi che non è andata benissimo quella storia là. Forse è meglio che in qualche modo si tenga stretto il suo stipendio attuale.”
BL: “Va bene, va bene, non ci provo più con questo discorso, è la quarta volta che me stronchi.”
Te la do vinta, presentiamo una lista col mio nome, ma famo una roba che davvero non ci sia il rischio.”
Staffista: “Che rischio?”
Beatrice Lorenzin: “Che qualcuno voglia poi darmi dei ruoli di responsabilità. A sto giro se gioca per perdere.”
Staffista: “Ah. Va bene Ministro. Come vuole. Ha già pensato al logo?”
BL: “Ma te pare? Dai, scegliamolo ora, famo brainstorming.”
Ci vorrebbe un logo che ricordi qualcosa che smorzi tutto l’entusiasmo attorno a me. Idee?”
Staffista: “Mah, se vogliamo andare sul sicuro opterei per la nave Concordia stilizzata.
Sennò, se vuole una roba meno immediata, ma ugualmente anti-marketing, consiglierei qualcosa che ricordi il logo delle auto Innocenti. O perché non il fiore della Guru!”
BL: “Er fiore d’aa Guruuuu! Gajardo! Vada per quello! Lo so disegnà pure io, così risparmiamo sur grafico.”
Staffista: “Bene.
Con questo logo credo che il suo obiettivo sia raggiunto, signora Principessa Ciapanò”.
BL: “Che, sfotti? Poi ci stai te a passà di nuovo 5 anni a rispondere a domande sulla sanità. Te pare che è mai fregato quarcosa amme della sanità?
Che colore?”
Staffista: “Colore???”.
BL: “Ce dovrà pur stare un colore dominante, no? Vojo un colore folle. ‘No sfondo con cui non fare manco a cuffietta alla Bonino. Giusto per essere certi”.
Staffista: “Lasci stare Emma Bonino, Ministro.
Comunque: per il colore ho già in mente, se proprio vuole”.
BL: “Spara”.
Staffista: “Non ho il coraggio di dirlo”.
BL: “Ammazza che noia che sei, e mòvete!”.
Staffista: “Lo dica lei. Pensi all’icona che denigra maggiormente la donna bionda. La figura che ha stereotipato la bellezza femminile e la presunta stupidità delle bionde. Ci pensi e tragga conclusioni”.
BL: “A Barbie? Ahò ma sei un genio! Famo sto sfondo tutto fucsia bello sparato come la scatola, lo devono vedè dar Trentino.”
Staffista: “Vederlo, lo vedono. Dall’ufficio marketing giurano che con questo colore siamo sotto lo 0,005% di possibilità di rivederla Ministro. Vuole scendere ancora?”
BL: “Ce mancano gli alleati. Li voglio peggio di quando tra Inghilterra e Germania abbiamo deciso che Londra è troppo umida. Peggio della difesa del Benevento. Peggio de Jim Messina con Renzi”
Staffista: “Beh, potrebbe provare proprio con Renz…”
BL: “No, no, che quarche innamorato suo ce sta ancora”.
Staffista: “Di Maio?”
BL: “Troppo guappo”.
Staffista: “Silvio?”.
BL: “Già fatto. E poi questo vince, segnatelo. Vince”.
Staffista: “Liberi e Uguali?”.
BL: “No, ce l’ho. Lui!”.
Staffista: “Chi?”.
BL: “No, ce l’ho. Lui!”.
Staffista: “Chi?”.
BL: “Trema!”.
Staffista: “Muoio…”.
BL: “Smascella!”.
Staffista: “Non ce la faccio”.
BL: “Pierferdinando!”.
Staffista: “Santa Madonna!”.
Beatrice Lorenzin: “E invece si! Sì, Casini.
Casini è perfetto. Sfondo shocking, fiore d’aa Guru, la storia der petaloso e Pierferdinando Casini. Poi se nun basta ce attacchiamo il logo di Italia dei Valori per ricordà la parlata di Di Pietro ed il logo di Alfano per ricordà la nostra inutilità. Mo semo certi che nun m’eleggano manco se ce mette mano er Papa”.
Deve essere andata così. Non ho altre spiegazioni.
Luca Murta