Crisi Ucraina: opinioni di chi c’era

ucraina-kiev.jpg

Premessa: ho avuto la possibilità di fare qualche domanda a una studentessa ucraina residente a Mosca sulla crisi di Crimea. Le stesse domande sono state da lei inoltrate a suoi amici a Kiev, coinvolti nelle manifestazioni iniziali contro Yanukovich.
A causa del rapido svilupparsi degli eventi, le risposte sono arrivate solamente una decina di giorni fa. Rendono comunque un’idea degli stati d’animo della popolazione ucraina lungo tutto il protrarsi della crisi.
Sono tuttavia semplici punti di vista, non verità assolute.

Come si vedono reciprocamente ucraini e russi? Cosa è cambiato rispetto a prima? 

Russi e ucraini si sono sempre visti come fratelli, non ci sono mai stati veri motivi di odio tra di noi.
Oggi alcune persone iniziano ad avercela con i russi, per via dell’annessione della Crimea, che è a tutti gli effetti un atto criminale, ma la maggior parte della gente sa benissimo che non è nulla che abbia a che vedere con la gente comune.
Possiamo dire che non proviamo alcun odio nei confronti dei russi, ma una grande rabbia verso il loro governo.

Quali sono state, se ci sono state, le principali motivazioni politiche dietro le proteste? 

Non si può parlare di alcuna motivazione politica.
Le proteste sono iniziate perché il governo di Yanukovich ha rifiutato di firmare il trattato con l’Europa, un accordo che loro stessi avevano cercato, di cui avevano evidenziato l’importanza, e sul quale avevano fatto campagna elettorale. Si è trattato di una clamorosa bugia agli elettori, le proteste sono iniziate per questo. Dopo che la prima protesta pacifica è stata dispersa con la forza, si è avuta l’escalation.

Qual è la situazione attuale tra Ucraina e Crimea? 

Il modo in cui la Russia ha annesso la Crimea, in base ad un referendum illegale (nonché viziato da brogli elettorali) e non indetto da alcun governo riconosciuto, è assurdo. La Crimea è una regione a maggioranza russa, questo è vero. Ma più del 40% della popolazione non lo è: sono ucraini, o Tatari musulmani, e questi ultimi soprattutto non hanno assolutamente in simpatia la Russia.
L’annessione della Crimea è stata uno shock per noi, e con l’eccezione forse di pochi residenti, la maggioranza degli Ucraini è fortemente contraria a questa divisione. Putin ha giustificato l’invio delle sue truppe dicendo che doveva proteggere la minoranza russa dalle violenze, ma nessuno è mai stato realmente in pericolo. A parte pochi episodi di violenza, in nessun modo attribuibili al nuovo governo Ucraino, nessun cittadino è stato oppresso. La maggior parte dei video che si trovano su Internet sono evidenti falsi: film montati ad arte per convincere l’opinione pubblica della Crimea e forse anche dell’occidente. In molti casi persino gli attori sono gli stessi.

Come è stata coperta la vicenda dai mass-media, TV in particolare? Come è stata trattata dai media russi? 

Non ho idea di come sia stata trattata la vicenda dai media occidentali, i media ucraini ora stanno riprendendo a funzionare, ma durante la rivoluzione erano totalmente allo sbando. Ogni giorno arrivavano notizie contrastanti, c’era persino chi diceva che i gasdotti sarebbero stati tutti chiusi, e che Kiev sarebbe stata trasformata integralmente in zona rossa.
La TV russa ha mentito spudoratamente fin dall’inizio: il 30 novembre 2013 c’è stata una manifestazione pacifica (e, a onor del vero, non certo oceanica), contro la decisione di Yanukovich di andare contro l’avvicinamento all’UE che lui stesso aveva propagandato come necessario e positivo.
La manifestazione è stata dispersa dalla polizia in maniera violenta, con persone pestate a sangue. Il giorno dopo molte più persone (migliaia) sono scese in piazza per protestare contro le violenze del governo, ed è capitato che questa protesta in alcuni luoghi degenerasse. La TV russa ha mostrato gli eventi al contrario: ha detto che la polizia ha dovuto respingere i manifestanti con violenza perché erano in migliaia e la protesta era a carattere violento.

Sono state diffuse un sacco di informazioni distorte: tutt’ora la TV russa si riferisce spesso a chi ha dato inizio alle manifestazioni come terroristi e nazisti, e tutt’ora parla dell’Ucraina come di uno stato occupato da forze rivoluzionarie.
Non voglio negare che Yanukovich sia stato cacciato in maniera non legale, ma è stata una decisione che la stragrande maggioranza della popolazione ha accolto con favore, e la corruzione del suo governo era abnorme.
Basta vedere le immagini della sua residenza per capire come viveva mentre i comuni cittadini faticavano a vivere per via di pensioni e salari bassissimi.

E’ vero che ci sono state violenze nei confronti di minoranze russe, ebraiche e comuniste? 

No, è falso. Ci sono stati atti di violenza, anche da parte dei manifestanti, ma non ci sono stati casi di violenze basate su discriminazioni etniche. Ci sono stati tentativi di linciaggio dei membri del governo Yanukovich, ma nessuno è stato ucciso alla fine.

La situazione è stata coperta molto poco dai media occidentatli. Sentiti libera di aggiungere eventuali informazioni che ritieni importanti. 

Voglio semplicemente dire come si sono svolti i fatti. Yanukovich ha preparato l’Ucraina al processo di integrazione europea per anni, dicendo che sarebbe stato benefico per tutti. Poi di punto in bianco si è rifiutato di firmare l’accordo: le persone si sono stupite e hanno organizzato una dimostrazione, che è stata crudelmente dispersa.
La gente è rimasta shockata e offesa, e ci sono state altre manifestazioni.
Dipartimenti speciali della polizia sono stati fatti scendere in campo per reprimere e uccidere i dimostranti. Le persone hanno iniziato a difendersi (anche con le armi, e ammetto che non sono sicura della provenienza di queste ultime). Ci sono stati più di 100 morti e 1000 feriti gravi, quasi tutti tra i manifestanti. Poi Yanukovich ha visto la mala parata ed è fuggito, e sono stati scelti dei nuovi leader politici: Yanukovich è ancora convinto di essere un presidente legittimato, ma non può fare nulla se non rimanere nascosto in Russia.
Dice che è tutta colpa degli Americani, che hanno pagato perché tutto questo avvenisse.

Sono stati trafugati alcuni documenti dalla residenza di Yanukovich che dimostrano come il suo patrimonio ammontasse a svariati milioni di euro: nessuno al momento è in grado di provare dove abbia preso quei soldi. Poi ci sono state proteste in Crimea, nate dal fatto che il nuovo governo ha deciso di abolire il russo come lingua ufficiale del paese (NDA: prima le lingue ufficiali erano Ucraino e Russo): una decisione indubbiamente nazionalistica, ma senza alcun fine discriminatorio, il fatto che il Russo fosse lingua ufficiale dello Stato era un anacronismo risalente ai tempi dell’URSS.
La Russia ha deciso di cogliere l’opportunità di queste proteste e riprendersi la Crimea, coprendo quest’operazione come “protezione”. Il mondo intero si è schierato contro, e si sono ritirati: ora pretendono di dire che non ci sono mai state truppe russe in Ucraina, sebbene ci fossero anche prima della crisi, nelle basi militari Russe di Sebastopoli.
A questo punto, per legittimare i loro piani di occupazione, hanno organizzato la farsa del referendum, in seguito al quale hanno ufficializzato l’annessione della Crimea, che l’Ucraina non riconosce (e fa bene a non riconoscere).

A livello politico nessuno sa perfettamente cosa sia successo, è stata anche e soprattutto una enorme guerra di informazione.
Nessuno sa la verità, e in giro continuano a esserci moltissime voci: ognuno crede a ciò che preferisce, le persone discutono e litigano con i loro amici. Continua ad esserci una forte tensione, e qualcuno sta perdendo il buon senso.
Dobbiamo cercare di mantenere la calma. La rivoluzione per qualcuno era necessaria, ma non è stata iniziata dai cittadini: questi ultimi hanno solo combattuto per ciò che pensavano essere giusto.
Non si sa davvero come e perché sia iniziato tutto, chi ha organizzato le prime proteste, e via dicendo, ma le idee e le manifestazioni erano ciò che serviva alle persone per smuoversi, e quindi è successo quello che è successo.
Ma i giochi politici non sono ancora finiti, e temo che continueremo a soffrire a causa di essi, per questo è importante mantenere la calma e non cadere nelle provocazioni.

Luca Romano
@twitTagli

Post Correlati