Pensavamo di averle sentite tutte. E invece no. C’è sempre qualcuno pronto a stupirci, qualcuno pronto a tirare fuori dal cilindro una perla di saggezza e a non provare neanche un pizzico di vergogna quando è palese che si è persa un’occasione per stare zitti.
L’ultima a farci dono del suo illuminato senno è stata l’attempata signora Ombretta Colli, nome d’arte di Ombretta Comelli, senatrice e sottosegretario alle Pari Opportunità, alla Moda e al Design nella giunta regionale lombarda – due cariche incompatibili secondo la Costituzione – ma tanto quella è roba vecchia, vorrai mica stare a darle retta – nonché vedova di Giorgio Gaber, con un curriculum più adatto a Canzonissima che al Parlamento della Repubblica.
Esibendosi nello studio dell’Infedele di Gad Lerner in un’improbabile difesa d’ufficio del governatore lombardo, Formigoni il Nazareno (e di fronte ad una platea di operai e gente comune) la Colli, con il tatto di una sciura milanese che discute con le amiche del tè, ha guardato tutti e ha detto “Insomma, alzi la mano chi non è mai stato su una barca a far le vacanze?”. Poi, credendosi forse ad una paludata conferenza di Confindustria, ha continuato ad annuire sicura di aver proferito una delle più grandi verità non ancora rivelate. Neanche una pletora di mani alzate in studio l’ha convinta. Neanche il rimbrotto di Lerner l’ha fatta cedere. Chissà cosa avrebbe detto, chissà che faccia avrebbe fatto suo marito.
Ecco, toccherebbe spiegare alla signora Ombretta Comelli, in arte Colli, e soprattutto toccherebbe spiegarglielo in questo particolare momento storico, che milioni di italiani non riusciranno nemmeno in una vita intera a spendere 45mila euro per le vacanze. Toccherebbe spiegarle che ci sono italiani che non arrivano al 27, toccherebbe spiegarle che ci sono operai in cassa integrazione da mesi se non anni, che anche quelli che lavorano vivono sulla graticola perché magari hanno famiglie da mantenere e la paura di perdere il lavoro; toccherebbe spiegarle che ci sono gli esodati e cosa sono gli esodati, toccherebbe spiegarle che non tutti gli italiani hanno amici così magnanimi da pagare loro le vacanze. Toccherebbe anche spiegarle che l’unica barca che hanno visto è la barca di debiti o di cartelle di Equitalia che si vedono arrivare addosso.
Insomma ce ne sarebbero di cose da spiegare alla signora, onorevole Ombretta Comelli, in arte Colli, vedova Gaber ma siamo ben consci che sarebbe tutto inutile.
In tempi nemmeno così lontani qualcuno ci rimise la testa per aver detto “Il popolo non ha pane? Che mangi delle brioches”. Altri tempi e soprattutto altro popolo.
C’è poco di cui meravigliarsi in fondo. La signora Colli incarna perfettamente il politico italiano medio, asserragliato nei palazzi del potere, cullato da privilegi che il popolo italiano inspiegabilmente continua a sopportare supinamente, protetto da leggi e leggine, intoccabile da qualsiasi inchiesta e soprattutto lontano, lontanissimo e inoltre sordo ai bisogni e all’urlo di disperazione della cosiddetta gente comune. Sarà anche per questo che si temono coloro che pur con qualche concessione al populismo ed alla demagogia preferiscono parlare alla gente e alle masse.
Alessandro Porro