Non spareremo sulla Croce Rossa pubblicando un’analisi critica sul valore cinematografico de “La farfalla granata”. Ci limitiamo a elencare cinque clamorose gaffes, errori macroscopici in cui è incappata la regia.
1. Il Genoa si allena all’Olim… ehm al Comunale di Torino.
2. Gigi adulto è ovviamente destrorso, ma il Gigi bambino che gioca nel campetto della parrocchia è mancino.
3. La soffitta di Meroni è, correttamente, in piazza Vittorio. Peccato che in un dialogo diventi corso Vittorio.
5. Il famoso pallonetto contro l’Inter è segnato sotto la Maratona nella fiction, e a San Siro nel filmato d’archivio che completa l’azione e la scena. Ancora: perché?4. Nella pessima ricostruzione dello stadio, si espongono striscioni di foggia chiaramente moderna e plastificati. Passi. Ma la bandiera anni ’80 con il toro rampante stilizzato e i 7 scudetti? Era proprio necessaria?
Una storia di calcio con a corredo una storia d’amore diventa – per i geniali sceneggiatori Rai – una storia d’amore (frusta) con a corredo una storia di calcio.
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Andrea Donna
@AndreaDonna