Sulle bacheche di Facebook da qualche giorno stanno comparendo inquietanti post come questi:
“Il prossimo 21 dicembre la Terra passerà per un anello chiamato cintura fotonica; alle 01:00 su Uruguay, Argentina, Cile 00:00, 22:00 Perù, Colombia, Messico 21:00. Quando si spegne completamente sul nostro pianeta ci saranno tre giorni di buio. La NASA ha confermato l’evento il 4 Dicembre. Si dice che quando sarà completamente buio, si sentirà un flash freddo. Nulla accadrà, è solo un fenomeno straordinario che si ripete ogni 11 mila anni. Si consiglia di soggiornare nelle case in quanto l’energia non funziona ne’ tanto meno i dispositivi elettronici. I tre giorni di buio passeranno, perché questo era quello a cui si riferiva il calendario Maya”.
Ora, tralasciando l’italiano alquanto zoppicante: i gomblottisti hanno cambiato registro. Il 21 dicembre non ci sarà più la fine del mondo, ma arriverà la cintura fotonica (cintura fotonica?! L’unica cintura qui necessaria è un’altra, e avrebbero dovuto usarla le madri di costoro: il mondo sarebbe senz’altro un posto migliore). Il tutto suggellato citando l’autorevole fonte della Nasa ed una fantomatica conferenza stampa del 4 dicembre.
Sul sito della Nasa, ovviamente, non c’è niente di tutto questo (ah, a proposito: fateci un giro sul sito della Nasa. Non tanto per vedere la foto dell’astronauta Eugene Cernan mentre si divertiva come un matto 40 anni fa, ma per ammirare le meravigliose foto del telescopio Hubble).
Inoltre, manco a dirlo, non esiste nessuna cintura fotonica. Leggo ancora in un altro blog di questi invasati: “Secondo una teoria di uno scienziato russo Alexei Dmitriev il sistema solare sta entrando in un’area di plasma magnetizzato”. Quando entreremo in quest’area, dunque, per tre giorni l’energia elettrica non funzionerà.
Allora, calma: perché esista un qualunque gas in uno stato di plasma, esso deve avere una temperatura di migliaia di gradi. Se così fosse, dovrebbe essere visibile ad occhio nudo, oppure all’infrarosso – dato che se un corpo emette calore deve per forza emettere anche onde elettromagnetiche, almeno in infrarosso. Tuttavia, nessun osservatorio astronomico ha notato alcuna anomalia di temperatura o di emissione infrarossa – ma saranno pure loro dei sordidi complici dei massoni (nessuno li tira in causa, ma visto che vale tutto lo faccio io).
Ah, per la cronaca: Alexei Dmitriev – citato in qualità di professore di Geologia e Mineralogia al Dipartimento Siberiano dell’Accademia delle Scienze Russe (dunque nemmeno un astrofisico!) non esiste. Controllare per credere: nel sito dell’accademia non c’è traccia di lui. Va bene che siamo in Siberia, e dunque che scompaia qualcuno dall’oggi al domani ci sta, ma così è un po’ troppo! A prescindere dal facile sarcasmo, questo dipartimento non si occupa di tempeste magnetiche, plasma o astrofisica. Si occupa di geologia o di idrografia: se volete leggere degli articoli scientifici sul lago Bajkal, quello è il posto.
Ma la parte sinceramente più bella del post è il “si sentirà un flash freddo”, una meravigliosa sinestesia che condisce di poesia questa meravigliosa bufala. Perché qui non si tratta di una teoria “non scientificamente provata” e quant’altro. È semplicemente una notizia falsa.
Alessandro Sabatino
@twitTagli