
Se pensano di fermarci con questi mezzucci sappiano che non riusciranno”.
Capezzone che – fissando la telecamera – liquida l’ultima inchiesta su Berlusconi? No: Vito Crimi sulla recente richiesta di condanna a 9 mesi per Beppe Grillo da parte della procura di Torino.
Dopo mesi durante i quali la feroce – a parole, ca va sans dire – folla grillina zittisce esponenti politici di ogni colore a suon di “condannato”, “mafioso”, “ladro”, “pregiudicato”, “criminale”, Vito Crimi ruba il copione targato Forza Italia e lo recita come se fosse il proprio.
Senza l’astuzia di Denis Verdini, la grinta della Santanche, il contegno professionale di Piero Longo, s’intende.
Francesco Cottafavi @FCPCottafavi