Il quotidiano francese Les Echos: “Berlusconi, dopo di lui il diluvio”

berlusconi_02_941-705_resize.jpg

“Après moi le déluge”, dopo di me il diluvio. La famosa frase di Luigi XV è attribuita a Silvio Berlusconi, in un articolo uscito oggi su “Les Echos”, il principale quotidiano economico francese.
Olivier Tosseri, corrispondete della testata in Italia, parte dalle amministrative a Roma per arrivare all’analisi del centrodestra italiano, di cui il Cavaliere è stato il “monarca assoluto per più di vent’anni”.

Quella delle candidature di Roma è una “cacofonia nella quale Berlusconi non riesce più a far sentire la propria voce per imporre il silenzio”, e senza monarca, è anarchia: Tosseri passa brevemente in rassegna gli aspiranti primi cittadini di area centro-destra: Giorgia Meloni, “Presidente di un partito di estrema destra”, Guido Bertolaso “ vecchio amico di Berlusconi e ex capo della protezione civile”, Francesco Storace, che “terrà alta la voce della compagine fascista”.
In area centro-destra viene inserito anche Alfio Marchini, “erede di una potente famiglia di costruttori romani, un tempo corteggiato dal Cavaliere”.
A ben vedere, il corteggiamento non è affatto finito: è di oggi la notizia di un possibile passo indietro di Marchini in favore di Bertolaso, con la promessa di un posto alla destra del Padre, capolista alle prossime politiche. Ma questa è un’altra storia.

Le vicende romane sono quindi “sintomatiche dello stato di decomposizione della destra e della perdita d’influenza di Silvio Berlusconi” scrive Tosseri, che si concentra sul Cavaliere: “in tre anni, il suo vecchio delfino Angelino Alfano è diventato ministro dell’interno di Matteo Renzi, la sua vecchia eminenza grigia Denis Verdini ha fondato un nuovo partito che sostiene l’attuale maggioranza di governo, e la Lega Nord, forte del suo 15% nei sondaggi, non sopporta più il suo status di vassallo”.
“La droite cherche un héritier à Silvio Berlusconi”, ma Berlusconi non ha alcuna intenzione di farsi da parte, e “ostacola la ricerca di un erede” anche a costo di far naufragare quel che resta della Casa delle Libertà.

E se il tipico patriottismo francese porta Tosseri a vedere in Berlusconi Luigi XV, per noi il Cav. è molto più vicino alla figura di Crono: come il Dio greco divorava tutti i suoi figli, per timore che un giorno potessero prendere il suo posto, così Berlusconi ha divorato e divora tutti i suoi delfini: da Alfano, alla Brambilla, a Fitto.
Il vecchio Crono perde consenso, è stanco e indebolito, ma non si vedono Zeus all’orizzonte.

Francesco Cottafavi

Segui Tagli su Facebook Twitter

Post Correlati