Dio e Satana sono la stessa persona

manifesti-contro-pdl-brescia

Prendo spunto dagli scontri alla manifestazione del PdL a Brescia. L’undici maggio non è certo stata una pagina felice per la politica italiana, ma neanche inaspettata; anzi, è perfettamente in linea con il clima creatosi da vent’anni a questa parte.

manifestazione bresia pdl contestazione (4)Lo scontro di lunedì scorso ha evidenziato per l’ennesima volta due schieramenti con un sentimento uguale ma di segno opposto: da una parte l’adorazione, la divinizzazione di un leader; dall’altra l’odio per il “demonio”.

L’adorazione è un sentimento pericoloso in quanto assolutamente acritico, e di conseguenza facilmente controllabile dall'”adorato”. L’acriticità è tale che l’oggetto della manifestazione non ha alcuna rilevanza, l’importante è sostenere il leader: oggi è la magistratura politicizzata, ieri era l’oppressione fiscale, un domani sarà l’ineleggibilità.

L’altra fazione non ha un leader, figuriamoci un dio. È un gruppo fortemente eterogeneo, legato solamente dall’odio per Berlusconi. Lunedì i contestatori non hanno proposto un’alternativa alla manifestazione del PdL, hanno cercato di distruggerla; con insulti (contraccambiati), sputi (non contraccambiati) e qualche botta. Vedere Brunetta e Formigoni scortati da decine di agenti per partecipare al raduno del proprio partito non è stata l’esaltazione di quella libertà di manifestazione del pensiero che la sinistra tanto decanta (non mi è chiaro, però, il motivo per cui il Celeste non si sia calato direttamente sul palco con le sue ali da angelo, che come tutti sappiamo sono un benefit di CL).

Ma non mi scandalizzo per un naso sanguinante, né per qualche sputo o dito medio. Mi scandalizzo perché dei ventenni si prendono la briga di andare in piazza a Brescia a insultare ultrasessantenni e a urlare alle telecamere che manifestazione bresia pdl contestazione (2)loro “non hanno un futuro” (tra l’altro, sarebbe interessante fare un excursus sulle “generazioni senza futuro” che si sono susseguite nei secoli) senza capire che non è quello il modo per trovarlo.

Mi scandalizzo perché, nonostante la presunta superiorità intellettuale e morale, la sinistra continua a cedere alle istigazioni di un leader che si regge in piedi solo grazie a colpi di scena e provocazioni. Mi scandalizzo, soprattutto, perché in vent’anni questa fazione non ha capito che non basta sapere solo ciò che non si vuole.

Francesco Cottafavi

@FCPCottafavi

Post Correlati