
David Bowie è morto. E tu hai la bacheca invasa di post su questo evento.
I tuoi amici sono disperati, increduli, nostalgici.
E tu magari David Bowie lo conosci soltanto perché in Radiofreccia a un certo punto passano Rebel Rebel.
Beh, tesoro, corri ai ripari.
Adesso.
Perché David Bowie può letteralmente aprirti un mondo.
Io personalmente ho sempre immaginato che Dio avesse le sembianze di David Bowie. Forse perché era di un altro pianeta. Forse per via dei suoi occhi, o dei suoi look. Forse perché ha salvato Lou Reed e Iggy Pop dai loro momenti più cupi. Più probabilmente per via delle sue canzoni perfette.
Mi è capitato, qualche volta, di invocare David Bowie, quando non sapevo bene come parlare con Dio. Quindi per me, oggi, è come se Dio fosse morto.
O si fosse sdoppiato. O qualcosa di simile. Grazie, Duca Bianco (è il suo soprannome).
Per conoscere i dettagli della sua storia, puoi andare su Wikipedia (o leggere un favoloso articolo che prima o poi spero scriva Andrea Sacchetti, oppure berti tutto d’un fiato quello di Federico Mosso, che all’epoca mi piacque moltissimo).
Per innamorarti di lui follemente e perdutamente, invece, potresti cominciare da queste 11 canzoni (ci ho provato con 10, ma non ha funzionato):
1) LIFE ON MARS?
Questa è un inno all’unicità. Per ricordarti ogni giorno della bellezza della tua anima. Per sbattere in faccia a chi ti vorrebbe omologare o domare il fatto che tu sei tu, tu e basta.
2) REBEL REBEL
Con questa puoi praticamente conquistare il mondo. Perfetta per i momenti di rabbia o di entusiasmo, tutta da saltare, preferibilmente su un letto. Se la ascolti in cuffia mentre cammini per strada, non stupirti delle occhiate della gente: probabilmente stai ballando inconsapevolmente con aria di sfida.
3) STARMAN
Starman è una ballata per fare l’amore con il mondo intero. Per ricordarti che sei circondato da bellezza e che non esiste niente di inutile, nella vita.
4) THE MAN WHO SOLD THE WORLD
Capita, di essere presi dal disincanto. Per quando hai tanta, tanta, TANTA rabbia. E ti serve qualcuno che capisca di che cosa stai parlando. L’ideale è guidare. O berci su qualcosa di buono. Possibilmente non entrambe le cose insieme. (Quella di Kurt Cobain è solo una cover. Già.)
5) ASHES TO ASHES
La canzone per le giornate in cui hai tanti impegni da incastrare tra loro. Ma l’essenziale è l’attitudine con cui li affronterai, tesoro, non devi avere paura. Sorridi e balla.
6) CHANGES
Paura dei cambiamenti?
Di invecchiare?
Di aver preso la strada sbagliata?
Di non trovare lavoro? Dieci ascolti di fila di questa sono meglio del Prozac, fidati.
7) LET’S DANCE
Gli anni ’80, che cosa meravigliosa.
Se sei Dio, poi, hai la possibilità di pubblicare singoli che possono tranquillamente riassumere lo spirito del decennio senza lasciarti minimamente coinvolgere dal trash imperante all’epoca. Iniezione di stile tascabile.
8) ABSOLUTE BEGINNERS
Finalmente hai avuto l’appuntamento che potrebbe traghettarti fuori dalla friendzone.
Non ci credi neanche tu, ma è successo.
Te la stai facendo sotto? Metti su questa, mentre ti prepari per uscire. Comunque vada, sarai scintillante.
9) HEROES
In questa canzone devi per forza esserti imbattuto qualche volta.
Da usare con moderazione: mica puoi diventare un supereroe tutti i giorni. Se la metti in macchina all’appuntamento di cui sopra, le probabilità di portare a casa il risultato aumentano clamorosamente.
10) ZIGGY STARDUST
È una specie di alter ego di Bowie, questo personaggio.
È la canzone perfetta per guardarti allo specchio e capire chi sei. Per andare oltre la maschera di te stesso che troppo spesso condiziona le tue scelte, andando oltre le tue stesse aspettative e diventando davvero chi vuoi essere.
11) SPACE ODDITY
Per tutte le volte in cui ti senti persa e lontana dalla meta, e hai bisogno di ricordarti che il percorso è la meta stessa.
A proposito, David: buon viaggio.
Irene Moccia
Segui Tagli su Facebook e su Twitter