“Kreisleriana” è il titolo di due cicli di novelle di E.T.A. Hoffman, il cui protagonista è il pazzo, ma geniale direttore d’orchestra Johannes Kreisler; un personaggio che compare anche nell’opera principale di Hoffman, il cui titolo è “Vita e memorie del gatto Murr, assieme ad una frammentaria biografia del maestro di cappella Johannes Kreisler, presentate a caso come fogli strappati.”
Nella finzione del romanzo (satirico), il gatto Murr è un gatto borghese, amabile e raffinato, che scrive la sua autobiografia; tuttavia per un errore dell’editore, questa viene pubblicata mescolata ad un’altra opera sulla vita di Kreisler: genio incompreso che vacilla tra atteggiamenti istrionici e depressi.
A quest’opera si ispirò Robert Schumann quando compose il ciclo di 8 fantasie per pianoforte intitolato proprio “Kreisleriana”: tutte e otto le fantasie sono caratterizzate da una struttura a due temi, di tipo A-B-A (primo tema, secondo tema come intermezzo, primo tema), e i due temi in qualche modo raffigurano sempre i due personaggi del romanzo.
Infatti, sia che il carattere della fantasia sia agitato e tempestoso (come la prima), sia che sia più dolce e tranquillo (come la quarta), uno dei due temi presenta sempre un andamento ritmico regolare e un utilizzo armonie e contrappunti classici, mentre l’altro è caratterizzato da ritmi sincopati o irregolari, e da armonie vagamente dissonanti: la saggezza del gatto e la follia di Kreisler.
D’altra parte, lo stesso Schumann amava definirsi una persona con due anime – l’una ingenua e gentile, l’altra energica e passionale – a tal punto da firmare con due pseudonimi diversi le opere composte in momenti in cui si sentiva in preda ai due diversi aspetti del suo carattere (i due pseudonimi erano Eusebio e Florestano). Oggi, in questa dualità, noi possiamo vedere le due facce dello stesso movimento Romantico di cui Schumann fu uno splendido rappresentante.
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La semicroma di oggi
(ovvero: una rapida, rapidissima curiosità musicale)
Nella musica colta si possono ritrovare tutte le più importanti correnti della storia dell’arte: si parte dal Barocco e dallo Stile Galante (equivalente musicale del Rococò), per proseguire con il periodo “classico” vero e proprio (quello di Mozart, Haydyn e del primo Beethoven), da cui nasce il termine “musica classica” (che nel linguaggio comune è poi passato a indicare tutta la musica colta per antonomasia). Abbiamo poi il periodo Pre-romantico, il Romanticismo, il Post-romanticismo, il Decadentismo, l’Impressionismo, l’Espressionismo, e via dicendo. Per quanto possa sembrare strano, esiste persino il Cubismo musicale, di cui il più importante esponente è Igor Stravinski.
Luca Romano