Perché si dice… “clamoroso al Cibali”

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Alle 15.19 di oggi, nell’annunciare il raddoppio del Catania sull’Inter firmato da Marchese, molti cronisti hanno fatto ricorso al noto “Clamoroso al Cibali”. In generale, nella terminologia giornalistico-sportiva, “clamoroso al Cibali” è usato indicare, retoricamente, un risultato a sorpresa: ma è proprio quando è il Catania a vincere in casa contro l’Inter per 2-0 (evento che non si è verificato molte volte nella storia del calcio…) che quest’espressione si utilizza nella maniera più pertinente. Vediamo perché.

Ecco l’origine di questo modo di dire: l’ultima giornata del campionato di serie A del ’60-61 vedeva gli etnei, già salvi, ospitare l’Inter di Helenio Herrera, vincitori per 5-0 nella gara di andata e ancora in corsa per lo scudetto.

I giocatori del Catania, definiti dall’allenatore interista “una squadra di postelegrafonici” dopo la goleada dell’andata, giocarono alla morte, e vinsero all’inglese (altra espressione-simbolo: vittoria per due reti a zero della squadra di casa, con un gol nel primo e un gol nel secondo tempo) con le reti di Castellazzi (25’) e Calvanese (70’).

La frase “clamoroso al Cibali” è attribuita a Sandro Ciotti, che con enfasi prese la linea dallo stadio di Catania per annunciare il gol che chiuse la partita a “Tutto il calcio minuto per minuto”.

Andrea Donna

@AndreaDonna

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