
Nelle foto, Gianni De Michelis gigioneggia negli esuberanti ed ottimistici anni ’80.
Personaggio della storia recente, fu uno degli uomini più potenti e rappresentativi del Partito Socialista prima della bufera di Mani Pulite e dell’avvento dei crociati (ed inquisitori) in toga.
Fu ministro per più di un decennio e durante l’incarico agli Esteri assistette a:
- Caduta del Muro di Berlino
- Prima Guerra del Golfo
- Caduta dell’Unione Sovietica
Insomma, mica pizza&fichi.
Grandissimo frequentatore di discodancing, feste, festini e festoni. Addirittura nel 1988 per Mondadori scrisse “Dove andiamo a ballare stasera? Guida a 250 discoteche italiane di Gianni De Michelis”. La disco-politica e la strategia del gin tonic.
Di lui dicono:
“Veder Gianni mangiare è come leggere Rabelais (quello di Gargantua e Pantagruelle): mangia per tre, quattro, cinque uomini della sua età e dei suoi impegni”.
“Lui, che era stato ministro per più di un decennio, aveva frequentato i grandi del mondo, agitato le notti della capitale e riso in faccia ai benpensanti”.
“E’ un uomo che ha una visione. Quasi non importa quale”.
Lui stesso dice di sé:
“Io mi differenziavo dagli altri. Andavo a ballare. Giravo con belle donne. Perché no? Ero single! Io vivevo a Roma e conoscevo i comportamenti di quasi tutti i miei colleghi di qualsiasi partito, maggioranza e opposizione. Tutti ipocriti”.
“Se Craxi era Garibaldi, io ero il suo Cavour.”
Io dico di lui:
“Vorrei far serata con Gianni De Michelis”.
Federico Mosso
@twitTagli