Vladimir Luxuria: ma ce n’era davvero bisogno?

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Premessa: non posso certo essere annoverato tra i fan di Putin, per tanti motivi. Sul tema dei diritti degli omosessuali, qui, mi basta dire che “nel mondo che vorrei” un individuo non si dovrebbe preoccupare dello stile di vita del prossimo, finché il prossimo non gli reca danno e non reca danno alla collettività.

Detto questo, trovo che il gesto di Vladimir Luxuria sia completamente privo di senso, per almeno due motivazioni.

In primo luogo, l’azione dell’ex-onorevole non fornisce alcun contributo significativo al miglioramento della situazione degli omosessuali discriminati in Russia. Si tratta di un gesto solitario, non inquadrato in alcuna manifestazione organizzata che non aggiunge e non toglie nulla al dibattito: in un cartello, infatti e purtroppo, non c’è abbastanza spazio per esporre qualcosa in più di uno slogan. Prova ne è che i grandi network internazionali hanno ignorato la notizia: basta cercare su Google (versione inglese) “Vladimir Luxuria arrested” o “former italian MP arrested” per prenderne atto.

In secondo luogo, il fatto che un ex membro del Parlamento commetta deliberatamente un reato politico – ricordiamo che in Russia la propaganda omosessuale è reato – avrebbe rischiato di innescare un incidente diplomatico di cui certo l’Italia non ha alcun bisogno, vista la situazione politica generale e le relazioni non idilliche con alcuni altri Paesi.

Per concludere, mi preme ricordare un principio sempre caro a chi come me ama viaggiare: uno straniero non ha alcun dovere di visitare un altro Paese, soprattutto se l’ordine costituito del luogo che lo ospita non è di suo gradimento o non garantisce diritti ritenuti sufficienti. Uno straniero ha invece sempre il dovere di rispettare la legge, anche considerando che nella vastità del mondo esistono numerosi luoghi in cui i costumi, giusti o sbagliati che siano, possono essere conflittuali con i suoi.

Jack O. Hearts
@twitTagli

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