World Series of Poker: prima settimana di tornei, ed è già spettacolo

Terminata la prima settimana di World Series of Poker, eccovi un ristretto degli eventi che si sono svolti fino ad ora al Rio Casino di Las Vegas – la sede delle WSOP dal 2005, ovvero da quando il Casino Binion’s Horseshoe, che nel 1970 diede ad esse i natali, iniziò a rivelarsi troppo piccolo per contenere tutti i partecipanti.

Poker - TagliEvento #1, $500 No-Limit Hold’em: l’evento inaugurale delle WSOP è tradizionalmente destinato a quelle persone che ai tornei di poker non potrebbero mai prendere parte, nemmeno se avessero i soldi per farlo: i dipendenti dei Casino. Da quest’anno l’organizzazione ha deciso di aprire l’evento non solo ai croupier e ai dealer, ma anche a membri esterni dell’organizzazione: ad esempio i giornalisti sportivi. Ed è stato proprio uno di questi ultimi a spuntarla: il primo braccialetto del 2013 va infatti a Chad Holloway, grandissimo commentatore e conduttore di trasmissioni sul poker alla TV americana.

Evento #2, $5.000 No-Limit Hold’em 8-Handed: il secondo torneo disputato, il primo effettivamente aperto a tutti, ha già visto una novità. Si tratta infatti di un evento di Texas Hold’em, ma dove i tavoli sono da 8 giocatori: una particolarità che può sembrare da poco (il formato classico prevede 9 giocatori per tavolo, mentre un formato più spettacolare e aggressivo ne prevede solamente 6), ma che in realtà per i professionisti è tutt’altro che una sottigliezza. A conquistare il braccialetto è stato un semi-professionista, Trevor Pope, per il quale questo risultato rappresenta il primo acuto in carriera: da applausi comunque la sua prestazione, visto che ha dominato letteralmente il torneo, conquistando una chip-lead stratosferica quando erano rimasti in 12 giocatori, che ha mantenuto fino alla fine. Secondo classificato un volto noto, quello di David Vamplew, inglese, già vincitore di un EPT e autore di molte ottime prestazioni internazionali.

Evento #3, $1.000 No-Limit Hold’em Re-Entry: non vi stupite, la maggioranza dei tornei sono in formato No-Limit Hold’em, anche se vi sono spesso delle piccole varianti. In questo torneo ad esempio, era possibile rientrare dopo essere stati eliminati, pagando nuovamente l’iscrizione: questo normalmente serve a compensare dei possibili colpi particolarmente sfortunati subiti all’inizio del torneo. Il buy-in particolarmente basso ha fatto sì che i partecipanti fossero più di 3000: tuttavia, quantità e qualità non vanno molto d’accordo, e in un field composto in larga maggioranza da amatori, i campioni si sono visti poco (molti di loro in effetti hanno prediletto altri eventi). A conquistare il braccialetto è stato il canadese Charles Sylvestre, mentre il primo volto noto in classifica è il cino-americano Nam Le, in sedicesima posizione.

Evento #4, $1.500 No-Limit Hold’em 6-Handed: giocare ad un tavolo da 6 rispetto ad un tavolo da 9, nel poker è quasi un altro gioco. Ecco perché i tornei di Texas Hold’em ammettono così tante possibili varianti. Fatta salva questa premessa, visto che questo evento si giocava in contemporanea al primo evento con giochi diversi dall’Hold’em, i professionisti hanno in gran parte prediletto quest’ultimo. Ad ogni modo, i campioni in gioco hanno saputo farsi valere: a trionfare infatti è stato l’americano John Beauprez, nome noto ai giocatori online, mentre in quarta posizione troviamo nientemeno che Joe Cada, il campione del mondo del 2009.

Mike Gorodinsky Mike Gorodinsky

Evento #5, $2.500 Omaha Hi-Low/Stud Hi-Low: il primo evento non-Hold’em ha visto finalmente i campioni potersi sfidare in un ambiente praticamente privo di amatori, e il torneo ha mostrato un tasso di qualità e competitività decisamente più alto. Il vincitore non è un nome notissimo, ma si tratta di uno specialista di questa variante mista: Mike Gorodinski. Il formato prevede l’alternarsi di due giochi diversi, l’Omaha e lo Stud, entrambi giocati in modalità Hi-Low, ovvero dove il punto più alto vince il piatto, a meno che non sia presente un punto basso formato da 5 carte spaiate inferiori a 8, nel qual caso il punto alto e quello basso si dividono il piatto; la modalità di puntata è Limit. Da segnalare al 12° posto Daniel Negreanu, al suo primo piazzamento a premi di queste WSOP, e due posti dietro di lui Mike Matusow, una vecchia volpe che qualcuno può ricordarsi da qualche show televisivo. A premi anche l’italiano Max Pescatori.

Altri eventi: gli altri eventi iniziati in questi primi giorni sono ancora in corso, e quindi toccherà aspettare la settimana prossima per conoscere i vincitori, ma è giusto segnalare alcuni eventi particolarmente interessanti. Ad esempio, l’evento #6 consiste in un evento promozionale chiamato Millionaire Maker, un No-Limit Hold’em da $1.500 di buy-in, che garantisce al primo classificato un premio di 1 milione di dollari! Una simile prospettiva ha irretito non poco, e il torneo ha fatto registrare un afflusso record di ben 6.343 partecipanti: attualmente gli ultimi 4 si stanno dando battaglia per il montepremi a sette cifre. L’evento #8 invece è il primo evento 8-Game Mix della manifestazione: in questo tipo di torneo si alternano ben 8 specialità: No-Limit Hold’em, Limit Hold’em, Pot-Limit Omaha, Limit Omaha Hi-Low, Limit 2-7 Triple Draw, Stud, Razz, Stud Hi-Low. Ogni giro del bottone (7 mani), si cambia specialità. Tornei del genere richiedono un’enorme preparazione tecnica, flessibilità mentale, e mentalità analitica… e

Dario alioto Dario Alioto

noi italiani ce l’abbiamo! Infatti al tavolo finale troviamo uno dei più formidabili giocatori italiani di Mixed-Games, Dario Alioto, già vincitore di un braccialetto WSOP.

Purtroppo per i nostri colori, Dario esce al sesto posto proprio mentre scrivo, ma si tratta comunque di una prestazione maiuscola in un field di campioni, dove l’impatto della fortuna è davvero minimo. Basta pensare che tra i 5 giocatori rimasti c’è Greg Mueller, che l’anno scorso, in questo medesimo evento, si era piazzato secondo. Italiani in grande spolvero anche nell’evento #9, il $3.000 No-Limit Hold’em Shootout: in tale torneo, il numero dei giocatori al tavolo non è fisso. Occorre infatti eliminare tutti i giocatori al proprio tavolo per avanzare al round successivo, come in una specie di batteria olimpica. In questo evento sono andati a premi ben 5 dei nostri giocatori, tra cui Dario Minieri e Dario Sammartino, ma soprattutto Alessandro Longobardi, che a differenza degli altri ha trionfato anche nel secondo round e domani giocherà il prestigiosissimo tavolo finale.

Fino ad ora, prestazioni deludenti dai grandi attesi, citati nel pezzo precedente, ma non c’è poi troppo da stupirsi: è noto che i duri iniziano a giocare quando il gioco si fa duro, e i primi eventi da $5.000 e più di buy-in, quelli che mettono in palio i titoli di campione di specialità e i montepremi più ghiotti, non sono ancora iniziati. Restate sintonizzati: ci si risente la prossima settimana per ulteriori news da Las Vegas.

Luca Romano

@twitTagli

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