Anni fa, quando Marcello Dell’Utri, parlamentare, affermò che il boss mafioso Vittorio Mangano era un eroe, dissi che le istituzioni italiane avevano toccato il fondo. Da allora, nonostante tutti i disgustosi episodi e siparietti che le due aule del parlamento hanno ospitato, non ero ancora riuscito a cambiare idea.
Fino ad oggi. Da oggi, se andate in visita al Senato e guardate verso l’alto, lassù, dove la via Lattea interseca la luna allo Zenith, vedrete esattamente il punto dove eravamo otto anni fa, quando l’aula del parlamento ha assistito all’apologia di un boss mafioso da parte di un suo picciotto che a noi è toccato chiamare “onorevole”.
Perché stavolta, invece di limitarci ad osannarlo, il criminale in Senato ce lo abbiamo portato in pompa magna: parliamo infatti di Andrew Wakefield: truffatore, bugiardo e assassino.
Ripercorriamo brevemente la sua storia: nel 1998 Wakefield pubblica uno studio dove dimostra la correlazione tra il vaccino trivalente e l’insorgere dell’autismo. Lo studio fa scalpore, nonostante molte pubblicazioni già allora lo smentissero. Nel 2004 un giornalista scopre che Wakefield era stato pagato da un avvocato che aveva intentato causa contro la casa farmaceutica che produceva il vaccino trivalente; allo stesso tempo, lo stesso giornalista scopre che Wakefield aveva brevettato un vaccino contro il morbillo con l’intenzione di venderlo una volta che il vaccino trivalente fosse stato messo fuori produzione.
Sì, avete capito bene: il padre dell’antivaccinismo mondiale aveva brevettato un vaccino. Da vendere dopo aver sputtanato gli altri.
Nel 2006, in seguito ad un’inchiesta da parte dell’ordine dei medici britannico, viene fuori che i dati dello studio del 1998 sono stati falsificati: a seguito di ciò, e dei conflitti di interessi emersi, tutti gli altri medici che avevano collaborato alla ricerca ritirano le loro firme. Nel corso dell’inchiesta viene fuori tra le altre cose che nel corso dei suoi studi Wakefield avrebbe spacciato per malati di patologie intestinali dei bambini che in realtà erano sani, e attuato in maniera abusiva pratiche mediche non autorizzate su bambini affetti da patologie psichiche.
Nel 2010 Wakefield viene condannato in via definitiva per truffa e frode scientifica, e Lancet ritira il paper dalle sue pubblicazioni, scusandosi con i lettori. Tra il 1998 e il 2010 vengono svolti centinaia di altri studi e indagini, e nonostante questo, da quando Lancet ha ritirato la ricerca di Wakefield, l’ammontare di quelli che stabiliscono una correlazione tra vaccini e autismo è di ben zero.
Ciononostante, grazie al ricorso al super-complotto mondiale delle case farmaceutiche che vogliono vendere vaccini, non si capisce come mai visto che sarebbe molto più redditizio vendere farmaci, e al vittimismo, Wakefield viene ancora oggi considerato un luminare della (pseudo)scienza da milioni di imbecilli su tutto il globo terracqueo. Con la conseguenza che quella cospicua parte dei suddetti coglioni che ha sfortunatamente deciso di riprodursi, ha optato per non vaccinare i loro figli, esponendo loro, e tutte le persone immunodepresse con cui sono entrati in contatto, al rischio di malattie che erano state debellate.
Negli ultimi anni, il numero di morti per morbillo, pertosse, e altre malattie prevenibili o addirittura debellate come la difterite (sì, siamo riusciti a riportare a galla la difterite, debellata dall’inizio degli anni ’80), è stato di diverse decine in Europa, in stragrande maggioranza bambini, e il trend è in vertiginoso aumento. Quest’anno, fino ad agosto, aveva già visto più vittime dell’intero 2015, che a sua volta aveva avuto più vittime del 2013 e del 2014 sommati: le previsioni per il futuro potete farle anche da soli.
Prendetevi un attimo per realizzare di cosa stiamo parlando: Wakefield, con la complicità di genitori imbecilli, sta ammazzando più bambini del mostro di Rostov. E noi l’abbiamo invitato in visita al Senato.
L’autore di questo vomitevole spettacolo è uno dei creduloni di cui sopra, il senatore Bartolomeo Pepe, eletto col Movimento 5 Stelle (chi se no?) e poi passato al gruppo Misto; lo stesso che voleva proiettare il documentario girato da Wakefield in Senato la settimana scorsa, proiezione fortunatamente negata dal presidente del senato Piero Grasso (censura? no, decenza: nemmeno i film pedopornografici vengono proiettati in Senato, il documentario di Wakefield non fa meno danni, e sempre ai bambini tra l’altro), e che non rassegnandosi oggi ha portato il truffatore inglese direttamente nell’aula del Parlamento.
Ci sono voluti 8 lunghi anni per farmi odiare di nuovo la politica italiana fino al punto da desiderare di avere la cittadinanza di un altro paese. Ma non ho dubbi che, dato lo stato attuale delle cose, vedrò anche la giornata di oggi molto in alto, prima o poi.
Luca Romano
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