Salvini chi? – #my2cents

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I media e soprattutto una parte del Partito Democratico stanno polarizzando il dibattito politico sul dualismo Renzi-Salvini. La ragione appare chiara, per entrambi. Giornali e tv sanno che con Forza Italia allo sbando e un Berlusconi che non tiene più banco (almeno per il momento) per fare audience serve un personaggio chiassoso e che faccia parlare di sé. Da qui gli innumerevoli inviti in televisione.

Al PD invece fa comodo presentare Matteo Salvini come un pericolo reale perché rende più facile la vita: presentarsi come unica forza di governo credibile oltre la quale “c’è il fascismo” è un espediente molto comodo. Soprattutto per un partito “confuso” sulla propria identità.

Tuttavia, analizzando i fatti con un minimo di onestà, non si può affatto parlare di una reale possibilità circa una ipotetica maggioranza targata Salvini nel nostro Paese. La piazza di Roma di sabato lo dimostra piuttosto chiaramente: un’accozzaglia di estremismi di destra e revanscismi locali che non riuscirà mai a presentarsi come forza di governo credibile.  D’altronde Matteo Salvini non è Marine Le Pen e – soprattutto – la Lega Nord non è il Fronte Nazionale: un partito che ha profonde radici in Francia e che si richiama a valori unitari, in particolare al “gaullismo”.

Insomma, Salvini pare un pretesto, per stampa e PD, per “lavorare” di meno.

Domenico Cerabona 
@DomeCerabona

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