Rugby: Italia-Argentina 14-19 e quel centesimo che manca per fare un euro

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Lo Stadio Olimpico di Roma ospita l’ultimo dei tre test autunnali dell’Italia contro l’Argentina, dopo i due match disputati a Torino e Cremona. È una partita ricchissima di significati: si gioca anzitutto per un posto nella top ten del ranking mondiale e poi per chiudere con un buon risultato l’anno 2013. Ma si gioca anche nel solco del profondo legame che unisce i due Paesi e le due Nazionali con una dedica speciale a Francesco, il papa italo-argentino (così come italo-argentini sono molti giocatori azzurri) omaggiato ieri dalle due squadre.

Dal punto di vista rugbystico, vista la grande forza di entrambi i pacchetti di mischia, c’era da aspettarsi una partita forse non spettacolare ma arcigna e concreta, vinta dalla squadra che meglio serebbe riuscita ad ancorare il possesso sui primi cinque uomini.

Nicolas Sànchez, autore di 14 dei 19 punti segnati dai Pumas

Sin dal fischio d’inizio, battuto da Tommaso Allan all’esordio da titolare, si capisce che probabilmente non verrà segnata la meta del secolo. I Pumas giocano una partita molto intensa dal punto di vista agonistico ma anche, in parte, fallosa: dei tre calci di punizione concessi nel primo quarto, Allan ne trasforma due portando gli azzurri sul 6-0. Gli ospiti continuano tuttavia a macinare il loro gioco e trovano la meta del sorpasso con Imhoff e la trasformazione di Sanchez. L’indisciplina ospite crea qualche piccola occasione per l’Italia che ribatte con Allan al 24’ ma subisce un nuovo sorpasso al 33’: nel finale, la nostra apertura sbaglia due difficili calci e il parziale resta 9-10 per gli ospiti.

Al rientro in campo, vista la difficoltà degli Azzurri di portare la palla al largo, Brunel chiede ai nostri di focalizzarsi sull’occupazione territoriale e sul tentativo di occupare la metà campo avversaria, ovvero di giocare un rugby forse più schematico ma che meglio si adatta alla lettura tattica della partita.

L’Italia, nonostante il calcio subito al 54’, ha nel terzo quarto di partita il suo miglior momento, costringendo l’Argentina a spendere numerosi falli che culmineranno con il giallo di Ayerza: Allan, sebbene impreciso dalla piazzola, riesce a rendere la sua prestazione sufficiente con il bellissimo calcio passaggio schiacciato in meta da Campagnaro al minuto 62’.

Sotto di un uomo e di un punto, gli ospiti cercano di mantenere il possesso e rimettono il naso avanti con il solito Sànchez che spedisce in mezzo ai pali un calcio di punizione concesso benevolmente da Pollock e un drop goal per il definitivo risultato di 14-19.

Al fischio finale, che coincide anche con il termine dei test autunnali, rimane ai Pumas la gioia di una sofferta vittoria in trasferta a conferma della crescita del movimento e della Nazionale che disputa da sole due stagioni il Rugby Championship. Per i nostri invece, la serenità di avere giocato una partita comunque più solida e credibile rispetto a quelle contro Australia e Fiji e, insieme, la consapevolezza di essere stati sconfitti da un avversario leggermente più forte. Il tutto, unito alla mancanza di un po’ di cinismo, lascia la sensazione che a questa squadra manchi un centesimo per fare un euro.

Jack O. Hearts
@twitTagli

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