Rocco Palumbo: storica vittoria per l’Italia del poker

texat holdem Poker

Se siete appassionati sportivi, ma come per tanta gente questo per voi implica seguire principalmente il calcio, e marginalmente qualche altro sport, ad esempio il motociclismo, forse questo articolo per voi sarà poco interessante. Se invece siete appassionati sportivi, e questo per voi vuol dire gioire ogniqualvolta che, nel contesto di una competizione internazionale, un italiano raggiunge un risultato importante, allora forse questa notizia vi farà piacere.

Sabato scorso, 30 marzo, si è conclusa la tappa italiana del World Poker Tour, che è forse il circuito pokeristico più importante e prestigioso al mondo, dopo le World Series of Poker, e si è conclusa con la vittoria storica di Rocco Palumbo, giocatore professionista italiano che sta vivendo un periodo di forma strepitoso.

Rocco-Palumbo-Wins-WPT-Venice-033113LL’estate scorsa Rocco aveva già ottenuto una grande vittoria, vincendo un evento delle World Series of Poker, a Las Vegas, in un torneo da quasi 3000 partecipanti, e diventando così il quinto italiano a portare a casa un braccialetto d’oro (dopo Valter Farina, Max Pescatori, Dario Minieri e Dario Alioto). Sabato ha confermato il suo trend positivo, imponendosi su un field che, sebbene fosse molto più ridotto (173 giocatori), presentava un tasso tecnico decisamente superiore.

Tra i molti grandi nomi del poker internazionale che partecipavano a questo torneo, possiamo citare Phil Hellmuth (che non si è fatto mancare uno dei suoi tradizionali ingressi in maschera, ovviamente in questo caso veneziana), Liv Boeree, Daniel Cates e lo spumeggiante Marvin Rettenmaier, attualmente il giocatore più vincente negli ultimi due anni. Un grande risultato lo ha ottenuto Mike Sexton, che ha concluso l’evento in terza posizione confermandosi un giocatore di altissimo livello, nonostante al grande pubblico sia noto principalmente in quanto conduttore e commentatore tecnico delle dirette televisive del World Poker Tour.

Lo stesso Sexton, in virtù di “ambasciatore” del poker sportivo, ha consegnato la coppa a Rocco e lo ha intervistato subito dopo la vittoria. Personalmente, ho avuto la fortuna di conoscere Rocco Palumbo in tempi assolutamente non sospetti: come molti grandi giocatori di poker, infatti, Rocco viene dal piccolo-grande mondo del gioco di carte collezionabili “Magic, The Gathering”, gioco che io tuttora pratico sia come giocatore che come arbitro. Questo gioco presenta diversi elementi “tattici” in comune col poker (anche da un punto di vista di teoria matematica dell’informazione, ma questo sarà materiale per un prossimo articolo), e la controprova è che molti giocatori vincenti di Magic, sono poi passati al poker diventando in breve tempo professionisti di questo sport. Tanto per fare qualche nome: David Williams, Gabriel Nassif, Dario Minieri, Mustapha Kanith, Alessandro Chiarato e lo stesso Rocco.

 Dal punto di vista dello sport italiano, questo successo ha un significato importante: la scuola italiana di poker, infatti, è sempre stata riconosciuta come di livello tecnico elevato, ma ha sempre sofferto di una cronica mancanza di risultati. Ad esempio, si conta una sola tappa EPT vinta da un’italiano (Salvatore Bonavena), nonostante i numerosissimi piazzamenti a premi e tavoli finali di giocatori italiani (Luca Pagano è addirittura il giocatore con più piazzamenti a premi nel circuito EPT, senza essere mai riuscito a vincere una tappa).

Alle WSOP, l’italia conta appena 6 braccialetti (di cui due vinti dallo stesso giocatore, Max Pescatori), e nel circuito WPTrocco-palumbo-wpt-venezia-winner questo è “solo” il secondo successo italiano (entrambi ottenuti “in casa” a Venezia, il primo da Alessio Isaia nel 2012). Questa vittoria di Palumbo, ottenuta dopo il trionfo di Las Vegas, rappresenta quindi un segnale di continuità tanto per il giocatore, quanto per la scuola italiana di poker, e segna un punto importante nel tentativo di affermazione dei giocatori italiani sul grande palcoscenico internazionale.

Con questo trionfo, Rocco diventa così il primo italiano nella storia ad ottenere la “Double Crown” (lett.: doppia corona), che consiste nel vincere sia un evento del circuito WSOP, sia uno del circuito WPT… e possiamo solo augurargli che questa scia di successi lo porti ancora alla vittoria, magari nel circuito dell’European Poker Tour (dove Rocco vanta già un tavolo finale).

Un’impresa sicuramente impegnativa (i tornei del circuito EPT non rispondono esattamente alla definizione di “facili”), ma che porterebbe Rocco ad ottenere la “triple crown”, un’impresa fino ad oggi riuscita a soli cinque giocatori al mondo. Subito dopo l’evento, Rocco ha dichiarato che considera una simile impresa ancora fuori dalla sua portata, o per lo meno che preferisce non pensarci troppo, e godersi i successi conseguiti fino ad ora.

Certo non posso biasimarlo… ma mi concedo ugualmente il lusso di sperare, e tifare.

Luca Romano

@twitTagli

Post Correlati