
Hanno preparato la loro Renault 4 (ereditata dal nonno!) per mesi. Per mesi hanno seguito scrupolosamente tutte le questioni logistiche, organizzative, economiche. Sono partiti da Novara per raggiungere Saint-Jean-de-Luz. Da qui sono partiti e hanno attraversato la Spagna, lo stretto di Gibilterra e il deserto marocchino. E alla fine sono arrivati al traguardo nella leggendaria Marrakech.
Andrea Galliani e Thomas Galli, componenti del team Ready 4 Africa, hanno portato a termine la loro avventura nel 4L Trophy. Un’avventura di 4.393 chilometri di sola gara – e quasi il doppio considerando gli spostamenti da /a Novara.
“Un’esperienza emozionante”, commenta Andrea Galliani, appena rientrato in Italia. “Il deserto, lo sterrato, le prove speciali sono state un severo banco di prova per le nostre capacità di piloti. Ma l’esperienza più importante è stata quella umana: un’esperienza fatta di incontri e di nuove amicizie. I bambini ci hanno dimostrato con i loro sorrisi quanto fossero felici per un pallone o per un quaderno ricevuto”.
Sì, perché l’obiettivo principale della “piccola Parigi-Dakar” è umanitario: ognuno dei millecinquecento equipaggi in gara (tutti rigorosamente a bordo di una Renault 4) hanno consegnato una cinquantina di chili di materiale (scolastico o sportivo) presso i punti di raccolta organizzati da Enfants du Desert.
“Ma non si pensi che la componente più squisitamente rallistica sia stata una passeggiata”, puntualizza Thomas Galli. “Il fatto che abbiamo avuto un solo, piccolo problema tecnico, proprio durante l’ultima tappa, dimostra quanto perfettamente sia stata preparata la nostra auto. Una menzione va anche ai nostri sponsor – Igor, Up and Go, Rude e tutti gli altri – nonché gommadiretto.it e shop-ricambiauto.it, che ci hanno fornito gli pneumatici e alcuni pezzi di ricambio”.
Mauro Loewenthal
@twitTagli