Quelle canzoni così simili: plagio o casualità?

spartito_1Le note sono soltanto sette”. È questo il refrain che molti utilizzano per rispondere ad un’accusa di plagio. Ed è vero se ci basiamo su conoscenze da sussidiario delle scuole elementari, le note sono soltanto sette. E invece no, sono dodici. Copiare una canzone, che magari ha avuto pure successo, non è impresa poi così semplice.

Eppure accade molto spesso e riesce difficile pensare che si tratti sempre di una fortuita casualità. In alcuni casi sì, in altri – e sono la maggior parte – dietro al plagio o presunto tale si cela una logica commerciale.

Non tutti possiedono l’intero scibile della musica e soltanto un orecchio particolarmente allenato riesce a scovare la scopiazzatura. Per questi pochi, ce ne sono altri milioni che di fronte ad un pezzo nuovo dicono “Uhm, bella questa canzone” – e tantissimi di questi che poi comprano gli album. Così, il successo di un artista spesso può dipendere dall’onda lunga del successo di chi è venuto prima.

Giusto per capirci facciamo qualche esempio, pescando nei successi degli ultimi anni. Partiamo da un caso piuttosto eclatante, visto che (a distanza di un anno) due cantanti hanno copiato lo stesso pezzo – o meglio, la base musicale.

Nel 2007  Duffy fa la sua comparsa sulla scena musicale internazionale con la canzone “Mercy”, che subito ottiene un discreto successo. Il dubbio mi ha colto già al primo ascolto, e ad ogni riproposizione in radio non ha fatto che ingigantirsi. “Io questo pezzo l’ho già sentito”.

Lasciamo stare un attimo Duffy e saltiamo al 2008. La cantante canadese Melanie Fiona incide “Give it to me right”, e qui il mio dubbio cresce ancor di più. La canzone non solo sembra riprendere la base musicale utilizzata da Duffy ma è, in modo questa volta eclatante, uguale a una canzone del passato. Non ci credete? Allora iniziate con il guardare i due video qua sotto.

Duffy – Mercy

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=C0jp8jpVUfA]

Melanie Fiona – Give it to me right

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=dPBQmzKQRvU]

Dopo qualche tempo l’epifania è completa. Duffy e Melanie Fiona non hanno inventato nulla. Hanno preso un pezzo del passato, poco conosciuto al grande pubblico e sicuramente sconosciuto al target di ascoltatori delle due artiste pop, e lo hanno “campionato” come si dice in gergo, mettendoci soltanto parole diverse.

Qual è questo pezzo? “Time of the season” degli Zombies, anno 1968, un classico della “psichedelia” anni ’60.

Time of the season – The Zombies

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=oc7b62El_fk]

E non è finita qui. Veniamo ad un caso decisamente più recente, anzi di questi giorni. Sono in auto, la radio è accesa, lo speaker finisce di parlare, non annuncia la canzone e parte un pezzo con un intro strumentale. La mia prima sensazione è “Caspita, figo, Sting si è deciso a rimettere su i Police e hanno fatto un nuovo pezzo! Però, ha perso un po’ di voce… bah sarà ‘sta mania del sesso tantrico che l’ha un po’ provato”. Infatti la voce è quella di Bruno Mars e in breve capisco che Sting probabilmente si sta godendo la sua vecchiaia, e nemmeno ci pensa a rimettere insieme i Police. Provare per credere. Il primo minuto di Locked out of heaven di Bruno Mars è praticamente la copia di Message in a bottle.

Bruno Mars – Locked out of heaven

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The Police – Message in a bottle

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=MbXWrmQW-OE]

E se vi dicessi che anche il grande Santana è caduto nel plagio? Sì, lui però non si è limitato a prendere canzoni del recente passato. È andato direttamente indietro di qualche secolo e ha preso spunto da Brahms. Un check su Youtube e ne avrete la riprova.

Alessandro Porro

@alexxporro

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