Verso il 4 marzo: sinossi dei programmi delle diverse forze politiche

programmiRush finale prima del voto: ancora pochi giorni fa, gli italiani indecisi («Andrò alle urne? Ed eventualmente chi voterò?») erano una decina di milioni, pari a un sesto della popolazione e a quasi un terzo dell’elettorato (il dato, di Expansión, risale al 19 febbraio, ultimo giorno utile per pubblicare sondaggi). Ma sapete cosa dicono davvero i programmi?
A questa corposa fetta di elettori, ma anche a tutti gli altri, può dunque essere utile, a poche ore dal voto, un prospetto riassuntivo della posizione delle forze politiche a proposito dei temi più rilevanti. In diversi precedenti pezzi monografici abbiamo analizzato, secondo lo stesso procedimento, le proposte politiche relative a “famiglia“, “lavoro” e “immigrazione“.
Questo articolo rappresenta invece una sintesi / sinossi di tutti gli altri temi.

Giovani

Il Partito Democratico punta ad “accrescere l’indipendenza economica” delle nuove generazioni; sempre il PD propone l’introduzione di una pensione contributiva di garanzia per i giovani con carriere discontinue e redditi bassi.
“Stage, lavoro e formazione” sono invece, per il centrodestra, la ricetta per ottenere l’obiettivo della piena occupazione giovanile.
Non vi sono riferimenti espliciti al tema “Giovani” nei programmi del Movimento 5 Stelle.

Scuola

La legge cosiddetta sulla “Buona scuola” è il discrimine.
Se il centrodestra si pone l’obiettivo di eliminarne “anomalie e storture”, il Movimento Cinque Stelle ne propone il “superamento” tout court. “Più libertà di scelta per le famiglie nell’offerta educativa” e “rilancio dell’università” da una parte, così come “incremento spesa pubblica per istruzione scolastica”, per quanto citati nei programmi, sono affermazioni di principio più che veri e propri elementi programmatici circoscritti.
Per quanto riguarda il Partito Democratico è degna di nota l’intenzione di “rafforzare gli Istituti Tecnici Industriali e il tempo pieno”.
Tra le altre liste, la Civica Popolare intende “ampliare il sostegno alla libertà di scelta delle famiglie” puntando su un “sistema realmente integrato tra scuola statale e non statale”.

Sanità

Se il centrodestra rivendica la “centralità del rapporto medico-paziente”, il Movimento Cinque Stelle  promette un “aumento delle risorse per la Sanità Pubblica e riduzione sostanziale delle liste di attesa per tutti gli esami medici”.
Il Partito Democratico, da parte sua, intende permettere “di scegliere tra assegno e budget di cura, una cifra maggiore che permetta di coprire direttamente i costi dei servizi di cura”.
Tra le altre forze politiche, Liberi e Uguali punta a “riallineare progressivamente la spesa sanitaria pubblica italiana alla media dei paesi dell’Europa occidentale e garantire investimenti pubblici per il rinnovamento tecnologico e l’edilizia sanitaria, da finanziare con 5 miliardi in 5 anni”.

Fisco

Il Movimento Cinque Stelle propone di esentare dalle tasse i redditi fino a 10mila euro.
Il Partito Democratico intende “portare al 22% le aliquote Ires e Iri sul reddito delle imprese”.
Nota la proposta della flat tax da parte del centrodestra, cioè dell’introduzione di un’unica aliquota fiscale per imprese e famiglie.

Impresa

Le tre principali forze politiche hanno molto da dire, da proporre e, più o meno credibilmente, da promettere a chi fa impresa. Sulla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione sono d’accordo tutti: Partito Democratico, centrodestra (parte politica per la quale è inoltre prioritario che lo stato saldi immediatamente tutti i suoi debiti verso imprese e cittadini) e Movimento Cinque Stelle.
PD e M5S trovano un punto comune sulla necessità di fare investimenti sulla banda larga. Altre parole d’ordine del PD sono industria 4.0, internazionalizzazione ed estensione del credito di imposta alle ristrutturazioni e ai nuovi investimenti.
Nel programma del Partito Comunista di Rizzo, tra le altre forze politiche, non mancano accenni alla pianificazione dell’economia e alla socializzazione delle imprese.

Stato

Ha idee chiare il centrodestra, che dichiara di puntare alla chiusura effettiva di Equitalia e alla riforma della Costituzione.
Il Movimento Cinque Stelle immagina la creazione di una Banca pubblica per gli investimenti per piccole imprese, agricoltori e famiglie e la riduzione del rapporto debito pubblico/PIL di 40 punti in 10 anni; non manca un riferimento alla necessità di ridurre il peso della burocrazia.
Per il Partito Democratico, le Città Metropolitane e modelli di cooperazione istituzionale come quelli sperimentati nel Bando Periferie o nei Patti per il Sud sono realtà sulle quali continuare a puntare.

Terzo Settore

Netta la posizione del Partito Democratico, che ritiene possibile e utile una co-programmazione tra le istituzioni pubbliche e il privato sociale e che propone l’introduzione del Servizio Civile universale, un mese di servizio civile obbligatorio in sinergia tra scuola e Terzo Settore.
Nessun riferimento al Terzo Settore nei programmi di centrodestra e Movimento Cinque Stelle.

Europa

Tace sul tema, probabilmente in maniera tattica, il programma del Movimento Cinque Stelle.
Vuole, per riassumere in maniera brutale, “meno Europa” il centrodestra, che ritiene fondamentale una riduzione del surplus dei versamenti annuali italiani al bilancio UE e far prevalere la Costituzione italiana sul diritto comunitario.
Gli obiettivi del Partito Democratico ci sono  l’elezione diretta del presidente della Commissione, l’unificazione delle Presidenze di Commissione e Consiglio e il superamento del vincolo dell’austerità.
Tra le altre liste, +Europa di Emma Bonino punta a “un’Europa votata all’innovazione tecnologica e alla ricerca scientifica, alla valorizzazione del patrimonio storico e ambientale, alla tutela della concorrenza in un mercato aperto e alla creazione di opportunità e lavoro”.

Sicurezza

Sul tema, il centrodestra “fa la destra”, puntando al riconoscimento del principio secondo il quale “la difesa è sempre legittima” e proponendo l’istituzione di carabinieri e poliziotti di quartiere.
Si sposta di qualche grado verso destra anche il Partito Democratico, con la proposta delle “diecimila assunzioni” (sulle quali concorda anche il Movimento Cinque Stelle); il PD intende inoltre investire nella cybersecurity.
Tra le altre forze politiche, Insieme è meglio ritiene indispensabile “l’adozione di una procedura di revisione costituzionale che consenta di distinguere una maggioranza costituente dalle maggioranze d’indirizzo che si formano in Parlamento”.

Giustizia

Il centrodestra mira, nella sua anima liberale, al potenziamento del ricorso a misure alternative al processo penale, mentre, nella sua anima più destrorsa, promette di cancellare ogni sconto di pena per i reati di particolare violenza e efferatezza.
Anche il Partito Democratico ritiene importante ridurre i tempi processuali (sulla stessa lunghezza d’onda anche il MoVimento), tramite l’introduzione del processo telematico. Non può mancare nel programma dei Cinque Stelle un riferimento alla lotta a corruzione, mafie e conflitti d’interesse.
Tra le altre forze politiche, Potere al Popolo propone l’amnistia per i reati legati alle lotte sociali, sindacali e ambientali e la liberalizzazione delle droghe leggere, nonché la depenalizzazione del consumo di sostanze.

Link ai programmi dei diversi partiti
Nota metodologica

In questo post abbiamo considerato i programmi delle tre principali forze politiche (in rigoroso ordine alfabetico: coalizione di centrodestra composta dal Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi per l’Italia – UDC; Movimento Cinque Stelle; Partito Democratico); sono stati esclusi i temi ai quali abbiamo, su queste pagine virtuali, dedicato articoli monografici (vedi primo paragrafo); per ogni capitolo, abbiamo talvolta inserito una proposta significativa proveniente da altre forze politiche.

Andrea Donna

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