Piccole insofferenze….su YouTube

Youtube

Una crescita esponenziale. Questo è il trend degli utenti di Youtube negli ultimi anni. Ma anche le piccole insofferenze causate da questo utilissima piattaforma di condivisione si sono moltiplicate.

  •  La pubblicità. Ma vi pare che se avessi voluto la pubblicità prima del video sarei andato su Youtube? Io odio la pubblicità di Youtube, soprattutto quando pubblicizza film di qualche autore sfigato svedese (fortuna che esiste Ad Block).
  • Il video che si blocca dopo pochi minuti, perché la linea rossa raggiunge la grigia. Diavolo di un caricamento.
  • I video musicali in primo piano. Solitamente autori amati dalle ragazzine che sbavano per Fedez o per altri autori sfigati. E se per caso ci clicchi sopra, c’è ovviamente l’immancabile pubblicità.
  • “Questo video contiene contenuti che sono stati bloccati nel tuo paese dallo stesso proprietario per motivi di copyright”. Razzisti!
  • I video in altre lingue. Ovvero cerchi un film/programma/canzone in Italiano e quando ci clicchi sopra (dopo l’imperdibile pubblicità della Rio Mare) ti accorgi che quello che stai ascoltando è la versione in vietnamita.
  • I commenti delle persone sotto. Anche se a volte è gradevole vedere le persone che si scannano per le interpretazioni di un pezzo del film, contestando l’influenza di Schopenauer sull’autore.
  • I commenti parte II: “Ma quanto è bravo/figo/gnocco quell’attore” (Anche qui le immancabili fan liceali di un attore come quello di Twilight)
  • La qualità video. Certe volte sembra di assistere alle proiezioni dei fratelli Lumieré. Siamo nel XXI secolo, diamine!
  • La qualità dell’audio. Idem con patate come sopra.
  • I video amatoriali (non pensate male!) fatti con una telecamera davanti alla televisione. Incommentabili, soprattutto quando senti la gente sotto che parla e che fa “sssh”.
  • I programmi televisivi divisi in 13 video da 8 minuti ciascuno. Maledizioni rivolte all’autore, soprattutto quando non si trova la parte 5/13 e nei commenti sotto nessuno sa dov’è.
  • I programmi tv tagliati: proprio nel mentre l’intervistato sta per dire qualcosa di furbo il video si interrompe improvvisamente e torna sull’intervistatore.
  • Le canzoni di Bob Dylan: inspiegabilmente trovi soltanto cover e nemmeno illustri ma fatte da apprendisti strimpellatori di chitarra
  • Le ragazzine di 15 anni che si truccano come mignottoni sul raccordo anulare. E insegnano ad altre donne, solitamente più grandi, a fare altrettanto
  • I video maledettamente idioti che però diventano virali 
  • I tutorial: devi riguardarli almeno 5 volte e stopparli ad ogni passaggio perché quello che li ha fatti dà per scontato che tu sia veloce ed esperto come lui. Se lo fossi mica verrei a vedere i tuoi tutorial
  • Coloro che cercano di diventare famosi mostrando al mondo soltanto la loro inettitudine
  • Le canzoni di un artista attribuite nel titolo ad un altro, con conseguente distruzione morale, nei commenti, di chi ha postato il video.

@twitTagli

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