Quelle cose che a Natale facciamo proprio fatica a digerire…
- Gli insopportabili servizi dei tg sui cenoni natalizi e sulle code nei negozi di alimentari.
- La frase “Se non ci vediamo prima di Natale, auguri“.
- Il messaggio preconfezionato pronto per l’invio multiplo.
- Le foto con villaggi innevati, Babbi Natale e pupazzi di neve o, a seconda dei generi, strafighe e strafighi intergalattici in pose discinte in cui taggare tutti gli amici di Facebook.
- Le benauguranti catene di Sant’Antonio che terminano con “…se non mandi questo messaggio ad almeno 10 persone rimarrai zitella/scapolo/in astinenza per il prossimo anno”.
- Le diete post-natalizie (che poi non iniziano mai).
- L’amico che ti fa un regalo che non ti aspetti, e ti senti una m….. per averne fatto uno che vale molto meno o, peggio, per non averglielo proprio fatto.
- Il repertorio musicale, che spazia ormai da decenni tra Last Christmas degli Wham, Happy Christmas di John Lennon e All I want for Christmas di Mariah Carey.
- Le litigate tra nonno paterno e nonno materno sulla guerra al cenone di Natale.
- Il nonno che si arrabbia per non essere al centro dell’attenzione.
- Gli odiosi buffetti sulla guancia con cui parenti che (fortunatamente) non vedi dal Natale precedente accompagnano l’espressione “Oh ma come sei cresciuto, chissà quanti fidanzatini/e avrai davanti alla porta”.
- I classici regali di Natale: guanti e sciarpa, il maglione cucito a mano da qualche zia/nonna, le penne stilografiche e i famigerati “regali utili” (generalmente per chi li regala, non necessariamente per chi li riceve).
- I blogger snob che scrivono post su quanto sia insopportabile il Natale….ops.