I teneri inizi
- “Non sto cercando niente di serio“. Dopo una settimana: “Questa storia deve andare da qualche parte“.
- Corollario: “Questa è un chiodo scaccia chiodo“. Fregato per sempre.
- “È davvero troppo presto per pensare alla vacanze estive, chissà se staremo insieme, prenota pure“. Tre mesi dopo, l’inferno.
Le piccole crisi
- “Non ho più soldi nel cellulare, dammi il tuo che devo scrivere a mia madre“. E scatta il controllo di tutti gli sms inviati e ricevuti, alla ricerca di un(‘)amante ovviamente inesistente.
- Una volta chiusa la fase-zerbino, in cui alla richiesta (?) “Dammi il cellulare” consegue un inequivocabile “Un cazzo“, la frase: “Sei cambiato. Non posso neanche più vedere il tuo telefono“.
- Un bel giorno lei, ragazza alla mano scanzonata, improvvisamente muta in qualcosa. E inizia a cazziarti selvaggiamente perché strizzi il dentifricio al centro del tubetto. “Ma… amore… Ma perchè? Fino a ieri non te ne accorgevi nemmeno…“.
- “Non sei capace di amare“.
- (Varianti: “Non sei pronto/a per vivere una relazione/con una persona“).
I dolci interrogatori notturni
- A mezzanotte, muori sul letto dopo una giornata massacrante, e lui / lei dice: “Dobbiamo parlare“.
- Se si prova a dire “Facciamo domani che ora dormo“, il ricattino: “Grazie a te non abbiamo più dialogo“.
- Ma soprattutto, “Buona notte, beato/a te che riesci a dormire…“.
La spumeggiante vita sociale
- Il ritardo di 20′ nel prepararsi – ritardo pianificato e ostruzionista – per farti pagare di aver organizzato per entrambi un’uscita con gli amici comuni da lei non gradita.
- E se dai segni di insofferenza: “Hai fretta amore?“.
- N.B.: questo ritardo non si verifica mai se si deve andare all’Ikea.
- “Amore, mi metto questo rosso o questo verde?”. “Mah, direi quello verde”. “Uhm…mi sa che metto quello rosso”.
- “Dobbiamo sempre fare quello che vuoi tu”.
- Poi, un giorno dopo, l’esatto opposto: “Fai sempre decidere a me, non ti esponi mai, non hai carattere“.
I sereni confronti con le altre coppie
- “Il fidanzato della mia amica Gertrude le ha regalato un solitario. Quello è un uomo. Quello è Amore“.
- “Tizio e Caia si sposano; chissà come sarà bello quando ci sposeremo noi“. Gelo, palle di erba secca che rotolano e porte del saloon che cigolano mosse dal vento.
- “La mia amica Genoveffa ha avuto una bambina, è ccccosì cccccarina!!!!“. E tu, terrore.