Quante volte vi siete ritrovati a solcare gli ampi corridoi dell’Ikea, tra una camera da letto e una cucina, magari trascinati dalla vostra compagna/moglie/fidanzata. Avrete sicuramente manifestato…piccole insofferenze.
- I genitori che vietano ai figli di andare nella vasca con le palline colorate trascinandoseli letteralmente dietro, non senza un certo sadismo. Quante infanzie rovinate.
- “Il pezzo è esaurito. Arriva fra due mesi“.
- I terminali per la ricerca del prodotto. Devi inserire il nome corretto con tanto di accenti svedesi avendo a disposizione soltanto una tastiera normale. E sono pure lenti da morire, tra l’input e la risposta fai in tempo a cercartelo da solo il pezzo.
- Le stramaledettissime viti. Ne avanza sempre qualcuna.
- “Amore, andiamo all’Ikea, devo solo comprare una cornice“. Ci passi l’intera giornata (quasi sempre il sabato, quando ci vanno anche quelli che non devono comprare nulla) ed esci con i mobili per arredare due case
- Le matitine: ammettetelo che andate all’Ikea solo per fare rifornimento.
- I fan dell’Ikea: se dici loro che quel mobile di cui parlano l’hai visto in un altro posto e costa meno ti guardano torvo, perché è impossibile che costi meno altrove!
- Le istruzioni: le guardi, ti sembra un gioco da ragazzi e poi passi la giornata ad imprecare in svedese perché hai montato il mobile al contrario
- La resistenza dei mobili: montati possono durarti anche 10 anni ma che non ti venga in mente di smontarli per traslocare.
- Quelli che “Andiamo all’Ikea“. “A fare cosa?“. “Così, per fare un giro“.
- Il catalogo Ikea. Vedi un mobile che starebbe benissimo a casa tua, vai nel negozio e scopri che è finito. E non verrà mai più prodotto.
- Le coppie/famiglie all’Ikea. Lei: tutta contenta, fantastica su come verrà la casa e si sente come i concorrenti di Extreme Makeover Home Edition. Lui: si trascina come Cristo sotto il peso della croce, non vede l’ora di uscire – ma teme anche tantissimo il momento in cui tornerà a casa e dovrà montare il bellissimo mobile nuovo che NON ha scelto.