Il supermercato, tempio della massaia e dell’anziano annoiato. Un non luogo dove senza accorgertene passi lunghissimi periodi della tua vita. Un ambiente che non può non generare…piccole insofferenze.
- Il sottile imbarazzo di fronte ai promoter che ti fermano per farti assaggiare l’ultimo benefico yoghurt in offerta o l’imperdibile crema da spalmare.
- La tessera fedeltà: la porti sempre con te ma la dimentichi a casa proprio il giorno in cui ti trovi a fare una mega spesa che varrebbe un premio da mille euro
- Le code alle casse: scegli quella più corta e guardi con tracotante sicumera gli sfigati nella fila accanto. Poi ti rendi conto che il cliente davanti a te ha fatto la spesa per i prossimi cinque mesi e nella fila accanto le persone scorrono come nella corsia del Telepass
- Il momento in cui realizzi di essere andato al supermercato per comprare una cosa e sei tornato a casa senza quella cosa
- I bollini: riesci sempre a finire la raccolta il giorno dopo la fine della promozione
- Scusi, mi fa passare che ho poche cose?
- Lo sguardo di disprezzo delle casalinghe quando sosti davanti allo scaffale dei preservativi
- La tua ragazza che mentre sei fermo davanti al suddetto scaffale arriva e ti dice “Beh, allora, perché ci stai mettendo così tanto? Ti vergogni?” Si, cribbio, come un ladro!
- Andare al supermercato, comprare i preservativi, arrivare alla cassa e aggiungerci le gomme da masticare o i Ferrero Rocher…così, tanto per non dare l’idea che sei un assatanato.
- Hai impiegato un’ora per trovare una cassa di birra perfettamente sigillata e sei molto fiero. Poi arrivi in cassa e la cassiera ti dice: “Deve aprirla e tirarne fuori una”
- Le nuove buste biodegradabili: sono progettate per sfasciarsi quando stai per caricarle in auto e tu improvvisamente detesti tutti gli ambientalisti in maniera feroce
- Il cellulare che non ha campo o si scarica proprio nell’unico momento in cui devi telefonare a tua madre/moglie/fidanzata per chiedere lumi su un prodotto che non sai se devi prendere o meno. E stanne certo, se l’hai comprato non serviva, se non l’hai comprato sei il solito inaffidabile
- La tua ragazza/moglie che ti dice “Andiamo al supermercato, devo comprare solo la Scottex e il sugo. Poi esci dopo due ore e con una spesa da 100 euro.
- Gli economisti da corsia: solitamente pensionati, studiano nel dettaglio i volantini pubblicitari dei supermercati e di fronte ad un barattolo di pelati sanno calcolare in un nanosecondo se il prezzo è conveniente o se può risparmiare comprandolo altrove.
- La moneta del carrello: se cambi supermercato per una volta e per sbloccare il carrello ti serve la moneta stai sicuro che nel portafoglio avrai solo monete da 1, 2, 5, 10 o 20 centesimi.
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