Note notevoli: vi va di ascoltare il concerto per pianoforte e orchestra in Mi minore di Fryderyck Chopin?

Biografia-Storia-e-Vita-di-Fryderyk-Chopin-Compositore-e-Pianista-Polacco

Di Chopin quasi tutti sanno che è considerato il “poeta del pianoforte”, caso praticamente unico di compositore che ha dedicato tutta la sua vita a comporre quasi esclusivamente per uno strumento (un possibile parallelo può essere forse Niccolò Paganini). In effetti, la stragrande maggioranza delle composizioni del grandissimo genio polacco sono per pianoforte solo; esistono però anche alcune composizioni che includono altri strumenti e che, a causa della fama pianistica di Chopin, sono passate immeritatamente in secondo piano: parliamo ad esempio delle romanze per voce e pianoforte, delle sonate per violino e pianoforte (o violoncello e pianoforte) e, soprattutto, dei due concerti per pianoforte e orchestra.

Scritti entrambi nel 1830, quando Chopin aveva 20 anni, i due concerti furono eseguiti dallo stesso compositore in una piccola serie di concerti di “addio”: Chopin infatti nel 1831 lasciò Varsavia, in seguito alla feroce repressione russa dei moti rivoluzionari, e non vi tornò mai più, vivendo praticamente tutto il resto della sua vita a Parigi (oltre alle numerose tournée in giro per l’Europa).

Il concerto conosciuto come “primo”, quello in tonalità di Mi minore, fu in realtà composto per secondo (la numerazione segue l’ordine di pubblicazione, non quello cronologico di composizione), ed è un’opera musicale di bellezza struggente. Su questo pezzo, la critica si è divisa in due differenti scuole di pensiero: alcuni sostengono che la semplicità degli arrangiamenti orchestrali sia dovuta ad una carenza compositiva di Chopin, data la sua preponderante preferenza per il pianoforte. Altri sostengono invece che si tratti di una scelta ben precisa del compositore, tendente a mettere maggiormente in risalto lo strumento solista, e questo sarebbe dimostrato anche dalla notevole complessità armonica delle parti orchestrali.

Ad ogni modo, questo splendido brano, merita senz’altro di essere conosciuto più di quanto non sia attualmente, soffocato com’è da altre composizioni più celebri dello stesso autore (i ben noti notturni, ma anche le ballate e le polacche), e d’altra parte questo è anche lo scopo stesso di questa rubrica. La versione, al netto della lieve imperfezione della registrazione, è quella di Maurizio Pollini nel 1960: semplicemente strepitosa. Perdonate i quattro link youtube separati, ma ne vale la pena: buon ascolto.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=TqLSBPbsoZY]

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=f_3RcLtJ85I]

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=oMwPhVPDFdU]

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=feF3U6tGrYw]

Music-sixteenthnote

La semicroma del giorno

(ovvero: una rapida, rapidissima curiosità musicale)

Ogni cinque anni, a Varsavia, si tiene una competizione pianistica internazionale dal prestigio altissimo, dedicata proprio a Frederick Chopin. Il “Concorso Chopin” si può serenamente considerare una delle più importanti manifestazioni musicali del mondo, e tra i vincitori di questo importantissimo premio si possono annoverare diversi pianisti di livello mondiale, che in molti casi – proprio grazie al prestigio conseguente a tale risultato – hanno ottenuto la meritata visibilità internazionale.

Tra i nomi più importanti possiamo citare Krystian Zimerman, Stanislav Bunin, Martha Argerich e Vladimir Ashkenazy (che tuttavia si classificò secondo). Solo un italiano fino ad oggi è riuscito a vincere il concorso Chopin, e si tratta proprio di Maurizio Pollini, tutt’ora considerato uno dei più straordinari interpreti di Chopin nella storia. Le incisioni che Pollini fece delle opere di Chopin in quegli anni, attorno al 1960, sono ad oggi considerate capolavori insuperati, e quelle sopra proposte appartengono proprio a questo periodo, in cui il giovane pianista aveva appena 18 anni.

Luca Romano

@twitTagli

Post Correlati