Google non perdona: se un gruppo consistente di persone cerca un determinato argomento, questo finisce nei trend, e viene indicizzato più facilmente. Dov’è il problema? Beh, provate a cercare quali sono le istruzioni per l’uso più gettonate. Cosa cerca di fare il popolo. Pronti?
Chrome, click, schermata principale: digitazione semplice. “Metodo per…”. Fin qui tutto normale: la gente generalmente cerca un “metodo per chitarra” o un “metodo per basso elettrico”. Più ottimista quello che cerca “metodo per studiare” ma suvvia, è solo l’ultima opzione. Ma il divertente è snocciolare l’alfabeto.
Metodo per A… Per armonica. Per armonica a boca (con una C sola, quindi solo per gente di Buenos Aires che si veste settimanalmente di gialloblù). Per allungare il pene (eh va beh). Metodo per assurdo (gente colta, questi qui); per andare in bagno o andare di corpo (consequenziali: probabilmente chi cerca l’uno cerca poi, disperato, anche l’altro). Metodo per anticipare le mestruazioni (cioè, in che senso? Essere pronti con tutto l’armamentario prima che le frattaglie scatenino l’Armageddon?) e per allungare i capelli (e già mi vedo gente che si è fatta tagli urendi pentirsi amaramente e cercare rimedi su Google).
I metodi per B… non danno altrettante soddisfazioni (si segnalano solo i “metodi per brufoli” e i “metodi per bloccare le mestruazioni”: prova con un placcaggio, o col cannello acetilenico…); idem quelli per C… (toh, “metodi per copiare”. Capirai che fantasia). Per D, invece, non sono male: tanti cercano di dormire, tantissimi “metodi per dimagrire”, qualcuno metodi per “durare di più”. Dopo un pisolino, un’insalata scondita e un amplesso superiore al precedente (cioè della durata sufficiente a sbottonarle finalmente almeno la camicetta!), la gente cerca “metodi per le divisioni”. E per calcolare una radice quadrata.
Lo so, lo so, vi aspettate faville dai “metodi per E…”: eliminare i brufoli, eiaculare di più (uno pregiudica l’altro: molti brufoli fanno eiaculare poco, e tendenzialmente da soli), eliminare formiche (?), eliminare la pancia, eiaculazione precoce (cioè, adesso: c’è gente che cerca un metodo per concludere in tempi più celeri? Cosa sei, un maniaco seriale che devi allontanarti in fretta dal luogo del delitto? Un fan del “breve ma intenso”?), eliminare smagliature, eliminare peli, eliminare le verruche (bleah!), eseguire le divisioni. Solo dopo aver trovato tutto questo, l’ultimo Metodo E: essere felici. Ma solo se resta tempo.
Anche la F promette bene: un bel “metodo per fare soldi”, che se davvero esistesse non te lo spiegherebbero su Google. Poi, metodi per “far crescere”: le unghie, il seno, i capelli, i capelli velocemente, i capelli più velocemente (un Gran Premio della tricologia). Si chiude con due grandi classici, oramai: metodi per far le divisioni e per far venire il ciclo (a comando: tre, due, uno, ciclo!).
La G è dominata dal guadagnare: soldi, in borsa, alla roulette (è impossibile, lo ha spiegato qui sopra Luca Romano), guadagnare su internet, giocare in borsa, giocare al lotto, gratta e vinci. Niente ciclo, questa volta (che ne so… “gongolare col ciclo”). In compenso c’è chi cerca di “gonfiarsi le labbra”.
La H è dominata dall’herpes: il che fa abbastanza schifo. La I fornisce consigli per imparare/insegnare, anche cose piuttosto utili come la mnemotecnica. C’è qualche carogna che cerca “metodi per ingrassare”, perché per ogni persona che tiene la panza c’è uno che può sventrare 18 kebab al giorno e rimanere un fuscello. La L è tutta musicale: metodo per la tromba/chitarra/ocarina/tastiera/fisarmonica. Anche la M sarebbe piatta, non troneggiasse imperioso, a metà classifica, un incommentabile “metodo per morire”.
Torniamo brutalmente sullo scatologico con la N. Metodi per non sudare, non mangiarsi le unghie (c’è una grossa difficoltà? La onicofagia è irrefrenabile? Sono gustose?), per non spellare, per non venire subito, per non riuscire (io mi immagino uno che chiede a un amico: “Voglio un metodo per non riuscire”. “A fare cosa?” “No, proprio per non riuscire. Per perdere. Per fallire!”), per non mangiare, per non andare a scuola, per non eiaculare (“Sì, sì, amore, dai, vieni!” “Noooo, io non voglio venire!”).
La O è piuttosto scialba, tranne un “Metodo per oligofrenici del Giunta” che io candidamente confesso non sapere manco cosa sia, nemmeno larvatamente. Potrebbe attenere alla medicina, alla tratta di schiavi, alle armi di distruzione di massa. Mi rimetto al popolo del web.
Anche la P non dice granché: c’è gente che vuole partorire in casa, e allora cerca “metodi per parti”; ci sono invece gentili donzelle che cercano “metodi per piangere” e sfruttare i condotti lacrimali come generatori automatici di sensi di colpa.
I metodi per Q sono fantastici: tanti – ma tanti! – cercano un “metodo per quaterna”. Cioè, se fai terno o cinquina fa schifo, ma la quaterna è tutta un’altra faccenda. C’è gente che cerca “metodo per appendere quadri”, per risolvere quiz, per capire “quando si ovula” (perché oggi è il 4 dicembre 1712 e le pillole contraccettive non le hanno inventate).
Sessuomani a gogò anche alla R: metodi per rimanere incinta, per rimanere incinta velocemente (e avere una gravidanza di 12 secondi, arguisco), ritardare l’eiaculazione e/o il ciclo, risolvere il cubo di Rubik (ma perché?!), per risolvere sudoku e rilassarsi. Mettetevi in contatto: chi risolve sudoku forse si rilassa, e viceversa.
Pensavate che i metodi per S fossero un trionfo del turpe? E invece no, roba da Orsoline. Anche la T riserva poche chicche (toh, per togliere i brufoli e per togliere il pannolino).
Chi cerca metodi per U cerca metodi per uccidere: mosche, formiche, zanzare, topi, pidocchi, se stessi (“metodi per suicidarsi”). E di farlo suonando l’ukulele (“metodi per ukulele”). Sublime il “metodo per uscire incinta”, che è garanzia di figli sgrammaticati e bocciati in terza elementare. I banalissimi metodi per V insegnano a Vincere, a qualsiasi cosa, dal Superenalotto allo scopone scientifico. Unica dissonanza in questa tristissima sinfonia, suonata da gente che cerca su internet il metodo per avere una botta di fortuna con la C maiuscola, i “metodi per vomitare” (consiglio caffè + bagna caoda: infallibile).
I metodi per Z si dividono tra zampogne e zanzare, ma non è finita qui: le lettere esotiche (J, K, W, e X. La Y non dà soddisfazione) consegnano alla crudeltà delle statistiche web i “metodi per allargare i jeans”, “metodi per sbannare x-box” (sul termine “sbannare” un Accademico della Crusca ha cercato un “Metodo per impiccarsi”), il Metodo per Kant (mamma mia, quali vette raggiunte!), un metodo Kousmine per la candida (dalle stelle alle stalle, e manco le più pulite) e un altro metodo Kousmine per dimagrire (sperando di non confonderli). Infine, metodi a profusione per il “win for life” (sic), uno per “sturare il wc” e per modificare la Wii.
Sic transit gloria mundi.
Umberto Mangiardi
@UMangiardi