Maturità 2012: il testo della versione di greco (e la traduzione)

aristotele3Ieri abbiamo seguito con trepidazione la prima prova della maturità 2012, mettendoci pure noi a fare il tema. Come seconda prova, per il Classico è uscito Aristotele, “ritardatario” (per usare il gergo del Lotto) da 34 anni.

Ora pubblichiamo la versione di greco, con traduzione scopiazzata da siti internet più volenterosi di noi.

Non mi arrischio a tradurre: sono reduce dal Classico, ma anche parecchio arrugginito. Tuttavia da una rapida occhiata mi pare che ai maturandi poteva andare meglio: è un brano un po’ impestato.

Umberto Mangiardi

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ARISTOTELE, De partibus animalium, I,(A), 5, 645 a

versione aristotele maturità 2012

Non si deve dunque nutrire un infantile disgusto verso lo studio dei viventi più umili: in tutte le realtà naturali v’è qualcosa di meraviglioso. E come Eraclito, a quanto si racconta, parlò a quegli stranieri che desideravano rendergli visita, ma che una volta entrati, ristavano vedendo che si scaldava presso la stufa di cucina (li invitò ad entrare senza esitare : «anche qui — disse — vi sono dèi»), così occorre affrontare senza disgusto l’indagine su ognuno degli animali, giacché in tutti v’è qualcosa di naturale e di bello. Non infatti il caso, ma la finalità è presente nelle opere della natura, e massimamente: e il fine in vista del quale esse sono state costituite o si sono formate, occupa la regione del

L'altro Aristotele. Quello ricco. L’altro Aristotele. Quello ricco.

bello. Se poi qualcuno ritenesse indegna l’osservazione degli altri animali, nello stesso modo dovrebbe giudicare anche quella di se stesso; non è infatti senza grande disgusto che si vede di che cosa sia costituito il genere umano: sangue, carni, ossa, vene, e simili parti. Similmente occorre ritenere che quando si discute intorno a una parte o a un oggetto qualsiasi non si richiama l’attenzione sulla materia né si discute in funzione di essa, bensì della forma totale: si parla, per esempio, di una casa, ma non dei mattoni, della calce, del legno; e allo stesso modo – quando si tratta della natura – si parla della totalità sintetica della cosa stessa, non di quelle parti che non si danno mai separate dalla cosa stessa cui appartengono.

Traduzione di www.studenti.it

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