Mars One: colonizzare il pianeta rosso alla “Grande Fratello Style”

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Sembrava una bufala, invece è tutto vero (così almeno dice il sito dedicato): l’imprenditore olandese Bas Lansdorp, un ingegnere meccanico, ha intenzioni serie per quanto riguarda il suo progetto Mars One. Non sapete di cosa si tratta?
L’idea, estremamente ambiziosa, punta a colonizzare Marte.
Sì, avete capito bene: colonizzare.
Il piano è quello di mandare degli uomini sul pianeta rosso entro il 2023 (10 anni da adesso) per creare una colonia stabile. Il piano così stabilito è anche sostenuto da un premio Nobel, il geniale fisico olandese Gerard ‘t Hooft.

La “road map” della società olandese è questa: in quest’anno verranno selezionati i 40 astronauti che vinceranno (per così dire) un viaggio di sola andata verso il pianeta rosso.
Questo garantirà agli astronauti (nessuno di loro professionista) un adeguato addestramento per la missione.
Il prossimo anno dovrebbe venire prodotto il primo satellite per le comunicazioni tra la Terra e Marte che verrà lanciato nel 2016.

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Sempre nel 2016 verrà anche lanciata una missione di supporto per gli astronauti che arriveranno nel 2023: questa missione sarà fondamentale per la riuscita del progetto.
Questa sonda infatti conterrà 2500 kg tra ricambi, pannelli fotovoltaici e generi alimentari.
Nel 2018 sarà la volta di un rover che sullo stile di Curiosity farà il giro per Marte.

Obiettivo dichiarato: trovare il miglior posto per la prima colonia umana. Le riprese saranno mandate in diretta 24 ore su 24, 365 giorni su 365.
Nel 2021 sarà la volta di altre 6 sonde di supporto per la missione: due unità di sussistenza, due unità per il supporto vitale e due unità di rifornimenti. Anche qui i filmati andranno in onda a ciclo continuo.
Nel 2022 saranno pronte anche le riserve di acqua, ossigeno e atmosfera per la colonia. A questo punto saranno lanciati (a mai più rivederci…) quattro esseri umani: negli anni successivi saranno inviate altre sonde per il supporto e un secondo gruppo di coloni.
La speranza di Mars One è che entro il 2033 la colonia raggiunga le 20 unità.

Ma dove trova questa compagnia i soldi necessari? Il lato geniale è che tutta questa operazione che vi ho appena descritta verrà venduta come un gigantesco reality show: la selezione dei candidati avverrà in base al voto del pubblico e l’intera selezione dell’equipaggio sarà come un gigantesco Grande Fratello.
La fase di scelta dell’equipaggio si concluderà il 31 agosto 2013, ovviamente fino a quella data sarà possibile candidarsi. 
Tutta questa mostruosa operazione di marketing dovrebbe pagare, in pratica, i costi della missione. Ulteriori soldi verranno recuperati dal fatto che il viaggio è di sola andata, quindi una scelta definitiva: non servono moduli per il ritorno a casa.

A parte gli ovvi dubbi che sorgono spontanei sulla fattibilità della missione, cosa andranno incontro i “fortunati” prescelti se davvero tutto questo piano si realizzerà? Andranno incontro ad un addestramento specifico: il pianeta rosso non è come la Terra, la gravità su Marte è il 38% di quella terrestre, quindi i coloni andranno incontro a stress meccanico per le articolazioni e anche a modificazioni a livello osseo-muscolare, cosa che è stata riscontrata già negli astronauti delle varie missioni lunari.

marte_270x250Il viaggio durerà quasi 6 mesi, nei quali i quattro coloni saranno rinchiusi dentro l’astronave (ovviamente non sono previste scampagnate in mezzo allo spazio). Spero per loro che i quattro prescelti siano due uomini e due donne – e che vadano d’accordo: diversamente, occupare il tempo sarà abbastanza complicato. 
Altro piccolo inconveniente è che la data del viaggio dovrà essere scelta in modo da non avere dei periodi di intensa attività solare, per evitare spiacevoli danni genetici ai coloni o un’esposizione alle radiazioni venefiche del sole (questi calcoli furono fatti anche per coloro che andarono sulla Luna), per non parlare dei meteoriti che potrebbero incontrare nel cammino.

Questi che vi ho descritto sono solo alcuni degli inconvenienti che l’equipaggio dovrà affrontare nel viaggio. Marte, poi, nel Sistema Solare non ha la fama di luogo ospitale. La temperatura sul pianeta rosso va dai -130°C ai 20°C.
Il progetto, però, prevede dei moduli di sopravvivenza con acqua potabile e ossigeno, nonché alcune stanze prefabbricate e assemblabili in loco per dare possibilità ai coloni di avere ampi spazi in cui vivere. Ovviamente questo dando per scontato che tutte le tappe descritte in precedenza funzionino come stabilito.

colonia marte

Se volete cimentarvi, amate le avventure estreme e volete ardentemente andarvene dal pianeta qui trovate il sito per proporre la vostra candidatura, con la descrizione della missione e con i profili di coloro che hanno già inviato la candidatura (ci sono già due italiani tra i papabili).
È richiesto un video di presentazione e una breve descrizione (entrambi in inglese).
Sullo stesso sito trovate tutte le informazioni riguardanti il viaggio e la tecnologia utilizzata.

rover-marte_tRicordate sempre però, prima di inviare entusiasticamente la candidatura, che questo viaggio è di sola andata: volenti o nolenti non potrete tornare più indietro.
E la Terra, nel punto più vicino, si troverà sempre a 56 milioni di chilometri: non sarà una palla azzurra, come nelle meravigliose foto fatte dagli astronauti in orbita intorno al pianeta, ma sarà solo un puntino (molto) luminoso in un cielo stellato.
Inoltre, dal 2023 al 2025 i fortunati quattro prescelti saranno da soli, completamente da soli e dovranno fare tutto loro, senza tutte le comodità che il mondo moderno offre.

Alessandro Sabatino
@twitTagli

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