L’importanza di chiamarsi Serena

Il nome Serena non è molto conosciuto all’estero.

Quando mi capita di dovermi presentare fuori dall’Italia, per evitare di venir chiamata “Selene” o con una variegata gamma di storpiature, ho l’abitudine di sporgere la mano (o la guancia) dicendo preventivamente: “Serena, come Serena Williams, la tennista”.Serena w 2

Per anni ha funzionato. Negli ultimi mesi notavo con rammarico che non era più così evidente a tutte le latitudini chi fosse la mia omonima americana e già stavo pensando a nuovi volti noti a cui affiancarmi, ma ora giunge la sua secca vittoria agli Internazionali di Tennis 2013 a Roma, il quinto titolo stagionale per lei, che la conferma  numero uno del tennis al femminile e  la rilancia sulla scena sportiva internazionale.

Non posso che rallegrarmene, la mia identità è al sicuro almeno per un altro po’.

Serena Avezza

@twitTagli

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