Le domande che nessuno farà a Emma Watson

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In occasione della giornata internazionale della donna, l’attrice e attivista Emma Watson condurrà a Londra una Q&A (Questions & Answers, “domande e risposte”) sul tema dell’uguaglianza di genere.
Mi è venuta in mente qualche domanda, provocatoria ma non troppo, che mi piacerebbe farle.

 

1. Negli Stati Uniti la maggioranza delle vittime di stupro sono uomini. Infatti, la stragrande maggioranza degli stupri viene commessa in carcere: tuttavia i giornali quasi sempre riportano solo le statistiche relative alle violenze che avvengono in luoghi pubblici o al massimo in casa.
È perché all’opinione pubblica dà fastidio l’idea che anche gli uomini possano essere vittime, o semplicemente non frega un cazzo a nessuno dei diritti umani delle persone in carcere?

 

2. Le femministe spendono molto tempo a evidenziare come la condizione della donna in molti paesi del mondo sia ancora terribile, ad esempio in molti Stati africani dove viene praticata la mutilazione genitale femminile.
Tutto assolutamente condivisibile: la mutilazione genitale è una cosa orribile.
Non ricordo però di aver mai sentito nessuno esprimersi contro la circoncisione, che pure è una mutilazione genitale fatta su bambini non consenzienti in nome di tradizioni religiose.
Le due cose non sono totalmente paragonabili, sicuramente la circoncisione ha dei vantaggi medici tali per cui a volte viene praticata anche semplicemente per motivi di salute; ma la stragrande maggioranza delle circoncisioni viene ancora praticata per motivi di natura prettamente religiosa.
Lo slogan “mio il corpo, mia la scelta” vale solo per le donne?

 

3. La California ha recentemente approvato la famosa legge “yes means yes in nome della quale un uomo può venire condannato per stupro ogni volta che il consenso assertivo a un rapporto sessuale non viene ribadito verbalmente in maniera continuativa.
In materia di parità dei sessi, come considera il fatto che se una donna legasse un uomo e abusasse di lui iniettandogli viagra in endovena, in molti paesi del mondo verrebbe assolta dall’accusa di stupro perché la vittima non è stata penetrata?

 

4. Più in generale, cosa ne pensa del fatto che una donna non può essere considerata consenziente a meno che non lo dica espressamente, mentre un uomo con un’erezione è considerato consenziente a prescindere, tanto che in molti stati la violenza sessuale della donna sull’uomo non è nemmeno prevista dall’ordinamento giuridico?

 

5. In America se un uomo e una donna hanno lo stesso impiego lavorativo, l’uomo percepisce in media un salario più alto del 12% : si tratta evidentemente di una sproporzione ingiusta e ingiustificata, contro la quale è giusto battersi.
Tuttavia, sempre negli Stati Uniti, se un uomo e una donna commettono lo stesso reato, l’uomo riceve in media il 63% in più di anni di galera.
Non ricordo di aver sentito nessuna attrice esprimersi contro questa discriminazione mentre ritirava l’Oscar, possiamo contare su di lei per questo?

 

Avendo seguito l’attivismo di Emma Watson, fino ad ora l’unica femminista ad ammettere che i pregiudizi di genere fanno male agli uomini oltre che alle donne (e quindi che il “male privilege” è solo uno slogan), sono sinceramente convinto che sarebbe capace di dare delle ottime risposte a queste domande.
Disgraziatamente, nessuno gliele farà.

Luca Romano
@twitTagli

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