È una notizia di qualche giorno fa quella che coinvolge il sindaco di Parma. Sì, proprio lui, Federico Pizzarotti del MoVimento 5 Stelle. La sua campagna politica era incentrata sulla novità e su un programma innovativo per dare respiro, finalmente, ad una città sul lastrico a causa delle precedenti, disastrose gestioni: pare che queste aspettative le stia tradendo (l’IMU a Parma è alle stelle, l’inceneritore – suo cavallo di battaglia – è una realtà). Ma ora non ci interessa disquisire di cosa ha fatto di buono o meno buono per la sua città.
Ora vogliamo parlare di un post su Facebook, pubblicato dal Sindaco martedì scorso, facendo indignare parte anche del suo elettorato. Eccolo qui, incorniciato di rosso.
C’è uno sviluppatore ASP.NET (per limiti di piattaforma, prossimamente anche PHP), o un gruppo di sviluppatori, che vorrebbe collaborare con noi per sviluppare alcune idee che vorremmo portare avanti? Progetti semplici, poche pagine, ma efficaci. Anche da remoto. Ovviamente in modo gratuito. 🙂 Un modo in più per partecipare.
Ora: si può comprendere la solidarietà, si può comprendere la collaborazione, si può comprendere tutto. Ma qui non abbiamo a che fare con la Caritas, o altra equivalente associazione benefica; neanche con un’associazione culturale o volontaristica: si parla di un ente pubblico, si parla di lavorare.
Il termine “collaborare” è del tutto fuorviante in questo caso: è un lavoro in tutto e per tutto, la richiesta riguarda l’ambito della programmazione. In particolare la programmazione in ASP: in pratica, significa scrivere codici per creare delle pagine web. Di gente che conosce ASP non è pieno il mondo: alcuni sono autodidatti, altri hanno una laurea in informatica (o un dottorato, peggio); comunque hanno passato tanto tempo sui libri a studiare i vari codici. Chiedere di programmare gratis è fuori dal mondo, soprattutto da parte di un rappresentante delle Istituzioni.
Certo, potrebbe essersi sbagliato – potrebbe obiettare qualcuno. Eppure Pizzarotti stesso fa quel lavoro: infatti è project manager per il settore IT in un ente bancario. Tradotto in Italiano: è responsabile del settore programmazione. Quindi sa cosa vuol dire prendere a testate il monitor perché qualcosa non va, perché una virgola non è al posto giusto o perché c’è qualcosa scritto in maniera sbagliata. Sa cosa sono le ore che si perdono a scrivere codici per programmi, tenendo un santino di Bill Gates a fianco perché ti indichi la soluzione.
Altri potrebbero sottolineare che le casse di Parma sono vuote, anzi di più – dato il buco di 846 milioni di euro causato dalla precedente amministrazione: questo potrebbe essere un modo per aiutare la città a risollevarsi. Peccato che Pizzarotti non faccia il sindaco “Ovviamente gratis”.
Prende (giustamente) dei soldi. Dei bei soldi: 3500 euro al mese, anzi 3,346 perché si è decurtato un 10% e ha pubblicato la busta paga su internet (questa è una nota di merito). Chiede alla gente di lavorare gratis, eppure giorni prima scriveva così sulla stessa pagina Facebook.
Poche storie: nonostante l’imponente voragine nei libri contabili, Parma non è un paesino sperduto, dove il sindaco ha a disposizione pochi spicci con i quali a malapena ci paga la benzina. Classificare la prestazione lavorativa questuata da Pizzarotti come “volontariato” per “il bene della comunità” è sbagliato: io ho avuto occasione di prestare del volontariato, ma non di certo per un Comune e tantomeno per realizzare un suo progetto.
Se il Paese non versasse in una crisi occupazionale nera, dove i giovani sono disoccupati o (come me) han dovuto migrare all’estero, probabilmente questo appello sarebbe passato inosservato. Ma visto che l’etica del lavoro è diventata qualcosa di opzionale, dove c’è gente costretta a firmare contratti-capestro, dimissioni in bianco, a fare stage sottopagati e ad aprire partite IVA per far risparmiare soldi al datore di lavoro, un’appello del genere da parte di un rappresentante delle Istituzioni mi provoca malessere.
Ci sono amministratori ben pagati che chiedono lavoro a zero. È questo l’esempio che bisogna dare? Io mi sono sentito offeso profondamente. Non so voi.
Alessandro Sabatino