La magia della marea

Qualche tempo fa avevo parlato di energia elettrica rinnovabile dalle maree, senza soffermarmi troppo su cosa è effettivamente la marea, uno tra i fenomeni più particolari e spettacolari del mare.

Semplificando all’osso la marea è una variazione periodica del livello del mare dovuta all’attrazione gravitazionale del Sole e della Luna. Infatti solo questi due oggetti astronomici sono in grado di creare una variazione di livello del mare. Questa definizione, per quanto corretta, è incompleta.

Marea

Osserviamo la figura sopra. Abbiamo due parti nel mondo in cui abbiamo l’alta marea: la parte del pianeta che si affaccia direttamente verso la Luna (che ha un effetto maggiore rispetto al Sole) e la sua parte opposta. Se l’alta marea nella parte direttamente affacciata alla Luna ha semplicemente come spiegazione l’attrazione gravitazionale, la parte opposta (detta anche “seconda gobba”) richiede una spiegazione diversa. Precisamente, la forza centrifuga data dalla rotazione terrestre. Questa è anche la spiegazione del fatto per cui in quasi tutti i posti del mondo abbiamo l’alta marea due volte al giorno (e di conseguenza abbiamo la bassa marea due volte al giorno).

L’effetto della marea varia però da luogo a luogo: in moltissimi posti l’effetto della marea è impercettibile, tanto che la variazione del livello del mare è di qualche centimetro. Ci sono invece località in cui la variazione del livello del mare raggiunge i 20 metri cambiando drasticamente il paesaggio. È il caso dell’abbazia di Mont-Saint Michel, resa magica e spettacolare proprio dalla marea, tanto da attrarre oltre 3 milioni di visitatori all’anno.

Mont-Saint-Michel-and-its-Bay1

La ragione di ciò è nella fluidodinamica: sia la corrente di marea sia la variazione di livello del mare si intensificano in presenza di stretti, canali, fiordi o baie, soprattutto a causa di effetti di riflessione e interferenza dell’onda di marea con se stessa. Mont-Saint Michel ad esempio è situata sul Canale della Manica, dove le variazioni di livello del mare causate dalla marea sono molto grandi: a Le Havre, poi, abbiamo una differenza tra alta e bassa marea di oltre 8 metri, mentre a Saint-Malo addirittura di 10 metri.

La palma del posto in cui la differenza tra alta e bassa marea è massima (in inglese questo è chiamato “tide range”) spetta alla Baia di Fundy in Canada, che si trova tra le province canadesi di New Brunswick e Nova Scotia. In questa baia, infatti, la differenza è di ben 20 metri.

Ci sono altri due fenomeni connessi alla marea che sono degni di nota. Il primo è certamente il mascheretto (“tide bore” in inglese).

Tidal_Bore

Il mascheretto si manifesta in poche zone del mondo e necessita la presenza di due attori: una grande variazione tra alta e bassa marea e l’estuario di un fiume (in pratica, l’estuario del fiume deve trovarsi in un canale o in una baia). Infatti il mascheretto è una grande onda, dovuta all’alta marea, che risale l’estuario del fiume. In Europa avviene principalmente in estuari situati in due nazioni: Francia e Regno Unito. Celebre è il Fiume Severn, situato tra Galles e Inghilterra, dove il mascheretto si manifesta come un’onda che risale il Severn tra i 10 e i 15 km/h e con un’altezza massima di 2.8 m (registrata il 15 ottobre 1966). Questo è dovuto al fatto che l’estuario si trova nel cosiddetto Canale di Bristol, dove la differenza tra alta e bassa marea è di 12 metri. Altro mascheretto celebre è quello della Senna (l’estuario della Senna è vicino a Le Havre).

Il secondo fenomeno è l’interazione tra alta marea e vento: in presenza di forte vento, infatti, il fenomeno dell’alta marea si intensifica, raggiungendo dimensioni considerevoli. L’avete già sentita nominare: è la famosa “acqua alta”, espressione veneziana poi mutuata dall’italiano.

Venezia acqua alta

L’Adriatico occidentale, in particolare la Laguna di Venezia, è soggetto ad una marea astronomica maggiore rispetto a quella del resto del Mediterraneo (60-80 cm): questo è dovuto alla geometria particolare dell’Adriatico e della Laguna stessa. In presenza di forti venti, o di scirocco o di bora, il livello del mare nella laguna supera il metro, andando ad allagare Venezia. Il record, ancora imbattuto, è del 4 novembre 1966: 194 cm rispetto allo zero idrografico del 1897 (convenzione con la quale si indica la più bassa marea astronomica). Una marea di 194 cm vuol dire che a Venezia oltre l’80% dei passaggi pedonali è sotto il livello del mare e che, escludendo questi passaggi, il 100% della città è allagata. Il massimo per ora registrato nel XXI secolo è del 1°dicembre 2008 (+156 cm).

Alessandro Sabatino

@twitTagli

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