A volte l’anticulturalismo fa danni. A volte, a forza di strillare che la scienza è marcia, che gli scienziati sono pagati dalle case farmaceutiche, a forza di propagandare la cura Di Bella, le scie chimiche, i vaccini che provocano autismo, la biowashball, l’auto ad aria compressa e via dicendo, finisce che la gente inizia a crederci.
Inizia a credere che il cialtrone truffatore che propone soluzioni miracolose su Internet sia davvero un genio censurato dai poteri forti, che la scienza sia al soldo delle multinazionali e gli scienziati siano gente che scuoia animali per divertimento o usa l’acceleratore di particelle del CERN per aprire un portale per gli Inferi.
Vale tutto no? Siamo in democrazia!
In Italia abbiamo creduto a un cialtrone come Davide Vannoni arrivando ad osannarlo sulla TV pubblica come un grande medico che lottava per curare gratis bambini affetti da distrofia con una terapia sperimentale.
Non era un medico, non curava, si faceva pagare, e la terapia non era mai stata sperimentata, ma invece di imparare la lezione, noi ancora oggi invitiamo un DJ in pensione in TV a pontificare di vaccini, e una showgirl sottoposta a TSO a parlare di chemioterapia.
Non che il Movimento 5 Stelle sia l’unico responsabile di questo andazzo, ma sicuramente ne è pioniere e primo rappresentante, con gli insulti di Grillo alla Montalcini e a Veronesi, le sirene, i microchip sottopelle per il controllo mentale, e pagine affiliate al movimento che diffondono bufale sulla dieta vegana (quando non il bicarbonato) che curerebbe il cancro, l’AIDS che non esiste, il signoraggio bancario e i vaccini che causano autismo – senza nemmeno menzionare di quando sono riuscito a convincerli che il MUOS di Niscemi in realtà era un esperimento per creare il raggio della morte.
Cosa succede quando l’anticulturalismo va al potere? Quando chi vince le elezioni considera l’opinione di uno scienziato equivalente a quella di un venditore di fuffa?
Succede che le forze di polizia di un intero paese sono equipaggiate con dei rilevatori di esplosivo costituiti da un’antenna TV attaccata ad un portapenne, inventati da un cialtrone americano che vendeva auto usate.
Proprio così: la truffa nasce da un tizio che si chiama Quattlebaum che inventa un dispositivo per ritrovare le palline da golf, e successivamente riesce a venderlo alla polizia americana dicendo che può rilevare anche la droga, o addirittura persone scomparse, tracciandole a partire da una polaroid.
Quando Quattlebaum viene arrestato per truffa, il dispositivo viene ricommercializzato da un inglese di nome McCormick come rilevatore di esplosivo.
Di sentire l’opinione di chi ha competenze in materia e ti dice che la cosa è priva di senso non se ne parla: tu sei più furbo degli altri, tu non dai ascolto agli scienziati corrotti che vogliono solo far guadagnare le multinazionali.
Un cazzaro da bar ti dice che il dispositivo intercetta le vibrazioni molecolari emesse dalle particelle di esplosivo e tu gli credi: spendi 38 milioni di dollari per equipaggiare l’intera forza di sicurezza nazionale con delle bacchette magiche.
Lo ripeto per chi non avesse capito bene: le forze di polizia irachene utilizzavano un dispositivo costituito da un’antenna TV montata su un manico di plastica vuoto come rilevatore di esplosivo. Rilevatore che aveva già mostrato tutta la sua efficacia il 25 ottobre 2009, quando un autobus carico di esplosivo distrusse il ministero della giustizia iracheno.
Quell’autobus aveva passato 23 checkpoint.
A forza di insultare i “professoroni” e esaltare cialtroni, complottisti e omeopati, a forza di diffondere bufale e di considerare la ricerca scientifica “soldi buttati”, a forza di dire che la gente si è stufata degli esperti, succede che un TIR stracarico di esplosivo passa sotto il naso delle tue forze di sicurezza, e il dispositivo che intercetta le vibrazioni molecolari emesse dalle particelle non rileva un cazzo, perché ti hanno venduto una bacchetta da rabdomante.
250 morti.
Luca Romano
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