La bufala del trionfo post mortem del prof. Di Bella

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Da un po’ circola su internet un’immagine del compianto prof. Di Bella con una frase:

TRIONFO POST MORTEM DEL PROF. DI BELLA: ORA HANNO SCOPERTO CHE LE STATINE SONO ANTITUMORALI, LUI LE USAVA DA 40 ANNI! 

Importante “scoperta” scientifica, comunicata con clamore mediatico da eminenti ricercatori svizzeri e americani, una partnership tra l’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia (ETH) e la University of California a Berkeley. Le ricerche hanno dimostrato che le statine, farmaci anticolesterolo, controllano la crescita tumorale perché inibiscono la crescita di nuovi vasi linfatici, così si possono prevenire le metastasi. Il Prof. Di Bella l’aveva scoperto più di 40 anni fa, infatti la somatostatina e la longostatina sono tra i farmaci principali del protocollo MTB.  Ringraziamo l’ineffabile ex Ministro della Sanità, Rosy Bindi, che ostacolò in tutti i modi il prof. Di Bella! Noi i geni li facciamo morire di crepacuore, gli altri mettono sugli altari chi copia le loro scoperte! E chi ci ha rimesso, più di tutti, sono stati i malati! 

Nonostante io non sia un medico (in realtà mi piacciono molto la biochimica e la chimica organica, pur non eccellendo in nessuna delle due) mi sono un po’ informato. Questa frase contiene alcune gravi inesattezze.

Ma prima di argomentare, parliamo un attimo di questa cura che prometteva di guarire dal cancro. Innanzitutto bisogna sottolineare che il professor Luigi Di Bella, personalmente, non ha mai chiesto soldi per curare il cancro con la sua cura, a differenza di tanti altri ciarlatani. È una nota di merito, che però non ribalta il risultato finale: con grande dispiacere di tutti, la sua cura è e resta inutile.

Essa consisteva in un mix di farmaci: ossia la somatostatina (che è il farmaco principale), la bromocriptina (che viene usata per il Parkinson), la melatonina (che sembra aumenti le concentrazioni dell’ormone della crescita) e il ciclofosfamide (che è questo, sì, un antitumorale – anche abbastanza efficace).

Quindi, fin da subito cade una premessa della bufala: non è vero che il prof. Di Bella usasse la “longostatina” – che, tra parentesi, non esiste come sostanza chimica (esiste la longastatina, ma viene usata nelle acromegalie: patologie da eccesso di ormone della crescita). Questa è la prima grave inesattezza.

La seconda grave inesattezza è che l’allora ministro Rosy Bindi avesse ostacolato in tutti i modi il prof. Di Bella. Infatti nel 1998 il  ministro Bindi, insieme al prof. Veronesi, concordò la sperimentazione della cura Di Bella su alcuni pazienti malati di tumore. Questi furono i risultati (clicca per aprire il link):

bufala di bella (Clicca per ingrandire)

 

I dati dimostrano che la cura si dimostrò inefficace a curare il tumore (questi risultati furono riportati dal British Medical Journal); nel 2003 la Camera approvò un atto di indirizzo per il Governo affinché fosse condotta una nuova sperimentazione. Nel 2005, però, l’Istituto Superiore di Sanità bloccò tutto, scrivendo così all’allora ministro della Salute Francesco Storace:

“Il gruppo di lavoro del consiglio superiore di sanità ritiene di non avere elementi che dimostrino l’efficacia della multiterapia Di Bella e pertanto ne sconsiglia una nuova sperimentazione clinica ministeriale; questa potrebbe essere non solo inefficace ma anche nociva per i pazienti negando a essi (o procrastinando) l’accesso a farmaci anti-neoplastici di dimostrata efficacia”.

Passiamo alla somatostatina: la somatostatina è un ormone che ha una lieve e discontinua attività antitumorale e ha come compito principale nell’organismo quello di inibire l’ormone della crescita (è detto anche ormone della vecchiaia, perché aumenta la sua concentrazione al passare degli anni). È  dunque certo che le statine (farmaci che inibiscono la produzione del colesterolo) blocchino la crescita dei vasi linfatici. La ricerca c’è davvero ed è del 2012, e questa effettivamente è un’ottima scoperta, ma è ancora in fase di studio: bisogna vedere qual è la quantità necessaria per bloccare i tumori.

La cosa falsa è che la somatostatina sia una statina. Sono due cose diverse: le statine sono farmaci di origine sintetica o naturale che inibiscono la sintesi del colesterolo e riducono i livelli di colesterolo nel corpo umano. Nello stesso tempo hanno comunque dei gravi effetti collaterali: epatotossicità, rabdomiolisi (rottura delle cellule del muscolo scheletrico…), dispepsia (patologia gastrica), nausea, cefalea e aumentato rischio di diabete mellito. Insomma, non sono senza effetti collaterali – neanche gli attuali chemioterapici lo sono, sia ben chiaro. Ma poiché la scoperta è molto recente serviranno altri anni per poter passare effettivamente (sempre se possibile) da questa scoperta a delle applicazioni reali nella lotta contro il cancro.

Le somatostatine sono degli ormoni, sono prodotte dal corpo umano stesso. Abbiamo visto che inibiscono la produzione dell’ormone della crescita e anche della prolattina. Sono un blando anti-tumorale, poco efficace e i cui effetti sono di breve durata. Ma hanno un altro grosso svantaggio, ossia gli effetti collaterali: carenza di ormoni della crescita, che causa calvizie e disfunzione erettile (in italiano: impotenza), carenza di insulina, carenza di glucagone e di testosterone. Questo può portare all’insorgenza di diabete mellito, leucopenia (assenza di globuli bianchi), vomito, astenia, diarrea e gastrite. Roba non da poco: soprattutto in una impostazione moderna della medicina che non bada unicamente a debellare la malattia, ma si concentra su un generale miglioramento della qualità della vita.

Ora: i tumori, e le malattie in genere, sono argomenti delicatissimi. La gente ne muore, e i parenti che restano in vita soffrono un dolore immenso: nonostante la debolezza, nonostante la sofferenza, non accettate che la vostra tragedia sia strumentalizzata per generare consenso politico, consenso sociale o semplice qualunquismo generalistico indirizzato allo sfacelo. Non credete ciecamente a ciò che vi viene detto: informatevi!

Alessandro Sabatino
@twitTagli 

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