
Un miliardo e 200 milioni di fedeli musulmani si apprestano, una volta ogni anno, ad osservare il Ramadan, il mese del digiuno. Che cos’è e cosa prevede il Ramadan?
Il Ramadan è il nono mese dell’anno secondo il calendario lunare musulmano. Il fatto che il calendario segua le fasi lunari comporta lo spostamento del mese da un anno all’altro benché la parola, tradotta letteralmente, significhi “mese caldo”. E ad eccezione del 2005 quando cadde tra ottobre novembre negli ultimi anni è sempre stato osservato durante il periodo estivo.
Per capire quando inizia il mese del digiuno rituale molti si affidano ancora all’osservazione del cielo o ai dati astronomici. Quando nel cielo compare la luna crescente – “hilal” – il mese di Ramadan ha il suo inizio. Il termine del mese (che dura 29 o 30 giorni) è segnato dalla luna nuova o “Shawwal”.
Secondo il Corano, libro sacro dei musulmani, il Ramadan coincide con il mese nel quale il profeta Maometto avrebbe ricevuto la rivelazione dall’Arcangelo Gabriele.
È il caso di ricordare che anche la religione cristiana, almeno quella delle origini, contemplava un rito molto simile, la Quaresima. I 40 giorni (secondo alcuni 44) che separano il Mercoledì delle Ceneri dalla Pasqua. Quaranta giorni che ricordano il tempo trascorso da Gesù nel deserto dopo il battesimo nel Giordano.
Il digiuno, originariamente totale, oggi è stato trasformato in astensione dalla carne o nella limitazione ad un pasto al giorno. Precetti che forse nemmeno i cattolici più ferventi sono disposti a rispettare.
Per l’Islam invece il digiuno – “sawm” – è uno dei Cinque pilastri fondamentali della religione insieme alle preghiere (5 volte al giorno), alla testimonianza di fede, all’elemosina canonica ed al pellegrinaggio a La Mecca almeno una volta nella vita.
Recita infatti la Sura II, versetto 183 del Corano: “O voi che credete! Vi è prescritto il digiuno, come fu prescritto a coloro che furono prima di voi, nella speranza che voi possiate divenire timorati di Dio”.
Come si svolge e cosa prevede il mese di Ramadan? Il precetto più importante, cui tutti i musulmani sono tenuti, è ovviamente il digiuno.
Ogni fedele deve astenersi, dall’alba al tramonto, dal cibo, dal bere (anche acqua), dal fumare e dall’avere rapporti sessuali e, secondo alcune scuole, anche dal profumarsi. Anche dire menzogne o litigare possono essere considerate come pratiche dalle quali astenersi, insieme a tutte le possibili cattive azioni.
Dopo il tramonto e durante la notte i musulmani possono riprendere le normali abitudini di vita. È tradizione mangiare un dattero perché così faceva il Profeta e ritrovarsi in famiglia e con amici a consumare un pasto conviviale che può durare anche tutta la notte.
In Marocco ad esempio si usa consumare una zuppa di ceci e verdure, la “harira”, che di fatto serve a “preparare” lo stomaco per il pasto vero e proprio solitamente costituito da cous-cous, carne e molti dolci che grazie all’apporto di zuccheri consentono di resistere nella fase di digiuno.
Chi trasgredisce volontariamente al digiuno dovrà prolungarlo o rimediare mediante atti di carità. I trasgressori involontari non dovranno fare altro che riprendere l’osservanza del digiuno fino al termine del mese.
Cadendo spesso nei mesi estivi il Ramadan può comportare, per alcune categorie di persone, uno sforzo eccessivo. Ecco perché sono previste delle esenzioni.
Anziani, minori di 11 anni, malati cronici, malati mentali, donne incinte o che allattano sono normalmente esentate del tutto dall’osservanza del precetto e dovrebbero sostituirlo con la carità, ad esempio dando da bere e da mangiare a chiunque ne abbia bisogno, indipendentemente dalla religione, dal gruppo etnico o dalle convinzioni; le persone che si trovano in viaggio, le donne con le mestruazioni sono ugualmente esentate ma dovranno recuperare il mese di digiuno una volta cessata la condizione che giustifica l’esenzione.
Il mese di Ramadan si chiude con una festa, l’Id-al-Fitr – letteralmente “Festa dell’interruzione (del digiuno) la seconda festività più importante della religione islamica.
La festa, che si tiene solitamente il 1° giorno di Shawwal ovvero il primo giorno del decimo mese del calendario, sancisce la fine del Ramadan e con esso la fine del periodo di digiuno penitenziale.
I musulmani pregano insieme, tornano a mangiare e si scambiano regali.
Alessandro Porro
@twitTagli