In parole povere: che cos’è un tornado?

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Uno tra i fenomeni più violenti che si possono verificare in Italia sono i tornado o trombe d’aria, violenti vortici che si possono originare alla base delle nuvole temporalesche e che possono durare alcuni minuti devastando tutto quello che trovano sul loro cammino.
Il termine tornado ha un’origine dibattuta, la teoria etimologica più accettata ritiene che la parola derivi dall’idioma spagnolo “tronada” ossia “temporale”, che a sua volta deriva dal latino “tonare”, ossia “tuonare”. Altri ritengono che derivi sempre dallo spagnolo, ma dal termine “tornar”, ossia ruotare. 
A prescindere da queste disquisizioni, il termine sembra nasca nei primi decenni del ‘600 coniato dai navigatori spagnoli che solcavano l’Atlantico e che si imbattevano in questi tornado (in mare sono trombe marine).

A differenza degli uragani, le trombe d’aria non sono predicibili con giorni di anticipo, ma anzi la loro formazione è un qualcosa di molto poco prevedibile e hanno un’evoluzione altrettanto inaspettata. Infatti i tornado nascono in condizioni atmosferiche estremamente particolari.
I tornado solitamente nascono all’interno di supercelle temporalesche, grandi nuvole in cui l’area di bassa pressione ha un’ampiezza di decine-centinaia di chilometri. Perché una struttura del genere possa avere luogo servono varie condizioni particolari: dei venti calmi in superficie, una rotazione in senso orario del vento e un’inversione termica in quota.

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Queste supercelle temporalesche, oltre che dare origine a dei fenomeni molti intensi e violenti dal punto di vista delle precipitazioni, come pioggia molto intensa e grandine, possono dare origine alle trombe d’aria. 
I tornado si sviluppano normalmente nel “retro” della nuvola temporalesca, dove non abbiamo fenomeni di precipitazione e si presenta come un imbuto: è una piccola massa d’aria che presenta una fortissima rotazione con asse quasi verticale, con delle velocità che possono arrivare fino a 500 km/h.
Le trombe d’aria possono durare dai 5 fino anche ai 15 minuti e in quel tempo possono percorrere anche fino a 150 km, distruggendo tutto quello che c’è sul cammino.

Altro fenomeno simile alle trombe d’aria sono le trombe marine, che possono verificarsi sia sul mare che sui laghi. Le trombe marine sono dei fenomeni normalmente meno violenti associati non a supercelle, ma a delle celle temporalesche di intensità minore e si generano in presenza di una ventilazione di tipo circolare già preesistente.

tornado3Il fenomeno dei tornado è comune negli USA, dove esiste un’area detta Tornado Alley, una zona dove il 90% delle trombe d’aria americane ha luogo. Dal 1951 al 2009 si sono registrati più di 8000 tornado nel solo Texas.
La ragione di ciò è lo scontro di due masse d’aria molto diverse in questa regione che dà origine ad una fortissima instabilità atmosferica: nella Tornado Alley infatti converge l’aria proveniente dal Canada, che viene incanalata nelle Grandi Pianure dalla presenza dei monti Appalachi, e la corrente proveniente dal Golfo del Messico.
La massa d’aria proveniente da Nord è una massa d’aria con basso contenuto di umidità ed estremamente fredda mentre la massa d’aria del Golfo del Messico è calda e umida. Il risultato è la formazione di varie supercelle con forte inversione termica e una grandissima energia, che possono creare anche più di un tornado per supercella.

L’Italia è uno tra i paesi in cui questi fenomeni avvengono più spesso a livello europeo. Le regioni maggiormente interessate sono quelle del Nord, e normalmente il periodo in cui avvengono questi fenomeni è tra maggio e ottobre. Si pensa che il riscaldamento globale possa aumentare l’incidenza di questi eventi estremi in Italia. Nella storia la tromba d’aria più devastante che abbia colpito il territorio italiano è avvenuta in Sicilia, nel 1851 dove si originarono due tornado che causarono oltre 500 morti.

 

(fonte Il Resto del Carlino)

Recentemente altre trombe d’aria sono balzate all’onore della cronaca: la tromba d’aria del 23 maggio 1953 a Torino decapitò la Mole Antonelliana e causò 5 morti, la tromba d’aria dell’11 settembre 1970 a Venezia causò 36 morti con i venti che colpirono la laguna che superavano i 220 km/h, il 28 novembre 2012 una tromba d’aria colpì Taranto e la zona dell’Ilva causando un morto.

Alessandro Sabatino 
@twitTagli

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