Il PD e il risultato delle amministrative: voto d’opinione e cattivi consiglieri

Ignazio Marino eletto Sindaco di Roma

Ho già parlato di quanto questa tornata amministrativa abbia dato uno ‘schiaffo’ a chi si era affrettato a suonare la campana a morto per il PD e per il Governo Letta. Non avrebbe senso ripetersi.

Forse ha più senso cercare di analizzare con realismo il risultato elettorale, partendo da quello più rappresentativo da questo punto di vista, quello della città di Roma.

Il dato più impressionante è questo: Ignazio Marino ha vinto il ballottaggio prendendo meno voti di quanti ne avesse presi Francesco Rutelli nel 2008, perdendo.

Questo ci permette di dire un paio di cose. La prima è che il PD ha, nonostante tutto, un elettorato fedele e compatto che risponde quasi sempre all’appello alle urne. La seconda, meno confortante per il PD, è che non riesce a sfondare nel voto d’opinione, nel cosiddetto ‘elettorato mobile’.

Su questo secondo aspetto le amministrative romane sono particolarmente utili soprattutto se paragonate a quelle del 2008. Cinque anni fa, infatti, si votava anche per il governo del Paese, ed è ovvio che la campagna elettorale nazionale facesse da traino a quelle locali e che un ruolo fondamentale lo ebbe la figura di Silvio Berlusconi, che sappiamo avere una capacità di polarizzare l’elettorato in maniera straordinaria. A cinque anni di distanza senza la pesante influenza della figura di Berlusconi, e certamente anche a causa di un’amministrazione generalmente considerata insoddisfacente, molti elettori di Alemanno non si sono recati alle urne.

Ma come i dati sul numero di elettori di Marino confrontati a quelli di Rutelli ci dimostrano, il candidato del PD non è riuscito ad attrarre verso di sé nessuno di quegli elettori delusi o non mobilitati da Berlusconi.

Questo è un dato che deve far riflettere il PD e allontanarlo da quei cattivi consiglieri che in queste ore stanno già spingendo per un abbandono della “linea Napolitano” di riappacificazione nazionale. Quella delle amministrative è stata una bella vittoria del PD, ma una vittoria che mostra ancora evidente l’incapacità della sinistra di parlare alla grande maggioranza del Paese: una cosa su cui si deve riflettere a lungo e con calma, soprattutto in sede congressuale, senza – secondo me – fare colpi di testa dettati dell’ebbrezza post-amministrative.

Domenico Cerabona

@DomeCerabona

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