Da un po’ di giorni in vari punti dell’Italia si assiste ad un fenomeno “inusuale”, ossia la caduta di filamenti bianchi dal cielo, abbastanza vischiosi e appiccicosi. Il fenomeno sta interessando in particolare Lazio, Abruzzo e Marche. Ovviamente, i complottisti di tutta Italia non hanno perso tempo: è colpa delle scie chimiche, e quelli che cadono dal cielo sono “polimeri di origine militare”.
Quello che succede in questi giorni invece non ha nulla di particolare. Si tratta di un fenomeno ben noto da almeno 150 anni, anche se davvero particolare: il cosiddetto ballooning.
Il ballooning è un particolare metodo che usano ragni e altri invertebrati per spostarsi [1]: essi infatti si portano in un punto elevato, costruiscono una sorta di paracadute fatto della tela che emettono e poi si lasciano trasportare dalle correnti d’aria. È il loro singolare modo di migrare.
Uno tra i primi che notò questo fenomeno fu Charles Darwin in persona, che durante il suo secondo viaggio sulla HMS Beagle (1831-1836, periodo durante il quale elaborò la teoria dell’evoluzione) raccontò dettagliatamente questo fenomeno, osservando il comportamento di alcuni insetti mentre il brigantino su cui viaggiava si trovava a oltre 60 miglia dalla costa (come egli stesso racconta [2]). Il fenomeno, dunque, è molto ben conosciuto.
Ovviamente, i siti di informazione alternativa si sono gettati come avvoltoi: anche qui la creduloneria ha fornito un appiglio formidabile. Un esempio? Questo articolo di nocensura, nella cui foto pubblicata si vede chiaramente l’origine naturale del fenomeno (sono delle banali ragnatele).
Fino a qualche tempo fa, il ballooning dei ragni era stato chiamato dagli ufologi “bambagia silicea” o “capelli d’angelo”, come nel 1954 a Firenze: le analisi in quel frangente confermarono il fatto che di ragni e di ragnatele si trattava.
Oggi invece gli ufo sono passati di moda e dunque si tirano in mezzo le scie chimiche: la realtà, ovviamente, è un’altra.
Come conferma il sito InMeteo in un suo articolo, anche sui filamenti precipitati dal cielo in questi giorni sono state compiute le analisi di rito (le hanno svolte gli uomini del Nucleo NBCR): i risultati confermano che anche in questo caso i filamenti scesi dal cielo non sono nient’altro che ragnatele.
Un’ulteriore prova? Se si va sul sito-principe del complottismo italiano (Tanker Enemy), si vede che gli articoli su questi filamenti compaiono solo a settembre, ottobre e novembre. Qualunque entomologo vi confermerà che tale periodo corrisponde al periodo di migrazione dei ragni.
Alessandro Sabatino
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[1] Weyman, G.S. (1995). “Laboratory studies of the factors stimulating ballooning behavior by Linyphiid spiders (Araneae, Linyphiidae)”. The Journal of Arachnology 23: 75–84.
[2] Darwin, C. (1839). The Voyage of the Beagle. [3] Maxim, Sir Hiram S.(1908) Artificial and Natural Flight, Whittaker, London. pp 166.