
La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa”.
(Karl Marx)
La “Guerra dei Vent’anni” tra Silvio Berlusconi e la magistratura, dopo l’ultima condanna per il processo Mediaset, è giunta al punto di non ritorno. È quello che pensano Simone Furlan e un gruppo di imprenditori azzurri, riuniti in un progetto social-politico che lascia poco all’immaginazione: nasce oggi infatti “L’Esercito di Silvio”, una piattaforma web che propone l’arruolamento volontario di tutti i sostenitori del Cavaliere per combattere fino in fondo le derive politicizzate dell’apparato giuridico, puntando già da ora alla creazione di reggimenti e all’investitura di comandanti sull’intero suolo nazionale.
Come spiega lo stesso Furlan sulla propria pagina personale, si tratta di affermare la propria disponibilità a manifestare e a scendere in piazza per difendere la causa dell’ex premier: “Arriva un momento nella vita in cui capisci che combattere per un ideale non è più una scelta, ma un obbligo. Noi della società civile siamo stati spettatori inermi della “Guerra dei Vent’anni” che ha visto Silvio Berlusconi combattere e difendersi da accuse infamanti di ogni genere, frutto di una persecuzione giudiziaria senza precedenti nella storia. Motivo di questa persecuzione è il non aver permesso ai comunisti di andare al potere, di aver fermato un progetto chiaro che, in seguito a tangentopoli, avrebbe consegnato il nostro paese alla sinistra. Io credo nelle istituzioni tutte, ma pretendo una giustizia non politicizzata. Sogno una politica che sappia sconfiggere gli avversari con le idee e con la capacità di ascoltare la popolazione trasformandone le esigenze in fatti concreti. Ora più che mai occorre non lasciare solo il Presidente Berlusconi. Dobbiamo difendere colui che rappresenta un patrimonio per i moderati italiani, batterci affinché la persecuzione che lo sta colpendo non possa ripetersi nei confronti di nessuno. Occorre gridare al mondo intero che milioni di Italiani come me credono e si riconoscono in lui. Dobbiamo lanciare un messaggio chiaro ai detrattori del Presidente Berlusconi. Devono sapere che quand’anche lo condannassero o lo rendessero ineleggibile, non lo sconfiggeranno mai politicamente, poiché noi saremo schierati al suo fianco, pronti a supportarlo, a raccogliere la sua incredibile eredità politica, i suoi valori e ideali e portarli avanti con lui. Arruolati anche tu, siamo un esercito pacifico ma determinato, siamo l’esercito della libertà.”
Secondo Libero – la prima testata a pubblicizzare la nascita dell’armata di Arcore – Berlusconi non sarebbe stato informato della nuova iniziativa, mentre la segreteria di presidenza del PdL sembra essere stata avvisata in precedenza dallo stesso Furlan. Ancora confuse, invece, le reazioni del web, anche se non è difficile immaginare un prossimo e quasi unanime coro di indignazione e di scherno. Due sentimenti che, d’altra parte, non sono mai stati estranei a questo ventennale braccio di ferro tra i poteri forti del nostro Paese.
Matteo Monaco
@twitTagli