Fogliettone post san Valentino (con dedica speciale a Luciana Litizzetto)

Cara Luciana Littizzetto, a seguito del tuo monologo penoso, recitato d’altra parte su un palcoscenico penoso, pensato per un pubblico penoso, mi preme di esprimere qualche concetto.

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1) Innanzitutto, mi duole fartelo sapere, gli uomini non sono tutti degli animali, puzzolenti, sciatti, sporchi, e del tutto privi di romanticismo. Ce ne sono anche di colti, raffinati, puliti, addirittura vanitosi. Ci sono uomini che non ruttano, non scoreggiano, non mettono la partita di calcio davanti a tutto, e a letto non durano cinque minuti fregandosene del piacere altrui. Ci sono anche, pensa un po’, degli uomini romantici, che corteggiano le ragazze portandole a teatro, suonando Chopin, o portandole in collina a vedere le stelle: lo so, perché appartengo a tale categoria. E infatti, puntualmente, ho passato la sera di San Valentino assieme ad una bottiglia di Rhum, a pensare a quanto il tuo discorso era qualunquista, penoso e offensivo nei confronti miei e di tutti quelli come me; a tal punto che, se nel tuo discorso, al posto della parola “uomini” inseriamo la parola “extracomunitari”, il risultato sarebbe analogo a un comizio di Mario Borghezio.

2) Parlare solo di puzza di piedi, pancia molle e pelosa, gente che russa e rutta, che getta i vestiti per casa e che piscia fuori dal WC, è un modo veramente infimo di cercare di suscitare ilarità, e l’unica cosa che garantisce il successo di questo metodo è il basso, bassissimo livello del pubblico. Che, d’altra parte, deve sorbirsi delle nenie musicali talmente noiose e narcotizzanti che persino una comicità del genere può risultare un simpatico intermezzo. Chiunque però appartenga alle categorie maschili di cui sopra (persone colte, raffinate, e intelligenti), sarà solo portato a considerare una simile accozzaglia di luoghi comuni come degna dei film dei Vanzina, e non di persone normodotate.

mazzo di rose3) Il concludere parlando di argomenti condivisibili come i diritti delle coppie di fatto e la violenza sulle donne non legittima un cazzo il tuo monologo. Non ci serviva una comica in crisi creativa per dirci che picchiare le donne è sbagliato e criminale; non ci serviva una che parla degli uomini come fossero cavernicoli per ricordarci che nessun uomo ha diritto di considerare una donna come sua proprietà; per difendere i diritti degli omosessuali si possono anche confezionare discorsi meno infarciti di contenuti volgari e banali.

4) Per finire, l’appello alle donne “convincetevi che un uomo che vi dà uno schiaffo è uno stronzo e non vi ama davvero” è una idiozia colossale. Le donne che hanno un uomo stronzo e se lo tengono, non sono ingenuamente convinte che lui le ami: sono loro ad amarlo. E non lo amano nonostante sia uno stronzo, lo amano proprio perché è uno stronzo. Le donne vanno a cercarsi gli schiaffi non perché si mettono una minigonna, ma perché si innamorano di animali travestiti da uomini, e sai qual è il problema? Che il tuo monologo del cazzo, a sentire il quale sembra che tutti gli uomini siano animali, da questo punto di vista è deleterio. Perché ogni volta che una ragazza si innamorerà di uno stronzo, sarà sempre più portata a dirsi “tanto gli uomini sono tutti uguali“. Invece no, non sono tutti uguali, ci sono anche uomini diversi: sono quelli a cui ieri avete detto “mi spiace, sei solo un amico“, e che stasera festeggiano da soli, con una bottiglia di Rhum.

Luca Romano

@twitTagli

P.S.: prevengo, piuttosto che curare.  Specifico meglio il punto 4: riguarda il fatto che le donne (alcune, non tutte) gli uomini stronzi se li scelgono perché rispondono meglio ad un modello sociale di maschio alfa. Fare qualunquismo in maniera volgare e gratuita sul sesso maschile non aiuta a risolvere il “problema sociale”; anzi, peggiora le cose. È vero che il femminicidio avviene perché troppi uomini considerano le donne come oggetti: quello che non è vero è che le donne siano totalmente estranee alle cause di questo tragico fenomeno. Non sto avallando il bieco discorso “sono le donne che provocano con le minigonne“, lo ribadisco. Ma quando il modello di maschio stronzo, ignorante, rozzo e cialtrone è quello che va per la maggiore, molte donne sono le prime a considerare se stesse degli oggetti.

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