Ancora una volta, utilizziamo la “media Tagli” per approfondire la questione della futura composizione del Senato: cliccando i rispettivi link, trovate gli articoli riguardanti la Sicilia, la Lombardia e il Veneto. Oggi invece parliamo della Campania, partendo – al solito – dai dati storici:
Sfido chiunque a negare che i risultati elettorali campani sono i più difficili da analizzare (e dunque da prevedere) di tutto il panorama italiano. Gli spostamenti degli elettori seguono flussi assolutamente impossibili da interpretare per chi non sia profondo conoscitore delle singole realtà. Lo stesso Antonio Bassolino (già Sindaco di Napoli e Governatore della Campania) spiegava spiegava in una conferenza che una grande fascia popolare della Campania – e di Napoli in particolare – vota “di pancia”, e spesso passa da un estremo all’altro senza un’apparente logica.
Si spiegano così i risultati altalenanti degli ultimi lustri. Basta guardare i risultati di PD e PDL degli ultimi anni per capire che le cose stanno effettivamente così: notiamo infatti spostamenti in positivo e in negativo anche a due cifre da un anno all’altro.
Prima di vedere i sondaggi è il caso di notare che questi ultimi sono stati fatti tutti prima dell’annuncio shock dell’esclusione dalle liste di Antonio Cosentino, una delle figure più controverse del centrodestra ma anche – sicuramente – la personalità più in vista del PDL campano. Quali saranno i risultati di questa esclusione ancora non è dato saperlo: rilancerà l’immagine del PDL o ci sarà una fuga di massa dell’elettorato di un “signore delle preferenze.
Vediamo dunque i sondaggi:
Per la prima volta (parlando di regioni in bilico) possiamo notare un vantaggio del centro-sinistra sia alla Camera che al Senato. Certo il distacco non è abissale, ma la media di 4 punti dovrebbe essere abbastanza rassicurante per Bersani. Vedremo quali saranno gli effetti della “vicenda Cosentino”.
Notiamo anche che in Campania, così come in Sicilia, la lista di Ingroia dovrebbe riuscire a superare la soglia dell’8% necessaria per eleggere rappresentati al Senato avendo una media di circa il 9%.
Per quanto riguarda Monti otterrebbe, secondo questi sondaggi, un buon risultato in Campania anche se parrebbe “rosicchiare” voti in particolare al suo alleato UDC – che perde qualche punto percentuale rispetto alle passate consultazioni.
Vediamo dunque quale sarebbe, ad oggi, la suddivisione dei posti in Senato per la regione Campania
Domenico Cerabona e Alessandro Sabatino