Doppio turno alla francese: storia del bungà bungà

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Non hanno ancora smesso di sfotterci per il bunga bunga, per la nostra scarsa propensione alla moralità e per il nostro giornalismo servile, ed ecco che Monsieur le President – il fascinoso presidente Hollande – viene immortalato a portare brioche all’amante; e ai giornalisti che gli chiedono qualche informazione – con quella gentilezza che molto assomiglia al timore reverenziale – risponde “sono affari privati”.

Non intendo soffermarmi sulla professionalità dei giornalisti francesi – che da anni tengono lezioni non richieste a quelli italiani; sul – troppo facile – no comment di Hollande, né sulla ridicola reazione dell’amante che, indignata per la violazione della privacy, ha annunciato querele – sai com’è, se te la fai col presidente… Temi tutti validi ma analizzati più volte dai quotidiani di tutto il mondo.

Non intendo neanche affrontare il paragone Arcore-Eliseo, che a mio parere non tiene: Berlusconi è un antesignano, un precursore, e detta senz’altro la linea in Europa in questo campo, ma ha fatto le cose un tantino più in grande del collega francese. Uno che ha un vulcano in giardino non porta la brioche all’amante: come minimo crea parentele tra  ragazze minorenni e capi di stato africani, e le fa ratificare dal Senato.

Quindi niente analisi sulla professionalità dei giornalisti, niente studi sulla reazione dei cittadini, niente ricerche sull’impatto delle amanti nella carriera politica dei mariti. Solo qualche punto di scarsa importanza.

Francia: Hollande valuta azione legale contro rivista

Numero uno: il settimanale che ha pubblicato le foto – Closer – è del gruppo Mondadori, quindi di proprietà di Berlusconi. La risata vigliacca era uscita dalla bocca di Sarkozy, non di Hollande, ma come dice il detto ‘piuttosto che niente, meglio piuttosto’: la vendetta non ha colpito Nicolas in persona, ma l’istituzione-presidente.

Secondo punto: Valérie Trierweiler, l’attuale compagna, e l’amante Julie Gayet – come da copione: attrice – sono state presentate al Presidente da niente di meno che Ségolène Royal, l’ex moglie del tombeur de femmes francese. C’è chi ci vede un ordine cosmico, la chiusura di un cerchio. Io vedo solo che Ségolène è una donna da cui stare lontani.

timthumb.phpArriviamo al terzo: la felice ricostruzione di una intellettuale (e opinionista, ma sono intercambiabili) che a mio modo di vedere andrebbe certamente rivalutata: Marina Ripa di Meana. Secondo la ‘nobildonna’, sarebbe stato costruito tutto a tavolino: l’entourage di Hollande – il presidente con meno sex appeal nella storia della Francia, ribattezzato dall’amato popolo come “budino” -, dopo aver vagliato qualsiasi possibilità per rivalutare l’immagine del proprio assistito, avrebbe deciso di giocarsi l’ultima carta, mettere in scena il famoso copione Harmony: il presidente, la sua compagna, l’amante attrice.

Certo, nel breve periodo sarebbe stata di sicuro dura: la partner ricoverata in ospedale da giorni, l’imbarazzo della visita di stato in USA senza première dame, il pressing (?) dei media… ma chi ci dice che nel lungo periodo questa strategia non frutti? Dopotutto: Valérie era compagna, non moglie, e in più non è mai stata amata dai francesi; è stato fotografato mentre le portava le brioche: non è una sveltina da motel, ma un amore così forte che neanche il timore di un possibile scandalo potrebbe porvi un argine.

Riuscirà il nostro eroico entourage a trasformare il molliccio in un romantico tombeur de femmes? Chi vivrà vedrà; per adesso, però, hanno già smesso di chiamarlo “budino”.

Francesco Cottafavi
@FCPCottafavi

   

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