Definizioni complesse/9: conformismo

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Il termine “conformismo” deriva dal latino tardo “conformem” (cum+forma), che significa “dotato della medesima forma” o, in senso figurato, “concordante” / “rispondente” (fonte: “Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana” di Ottorino Pianigiani).

Secondo il suo etimo, “conformismo” è dunque un concetto qualitativo e non quantitativo: si è conformisti quando ci si adatta a un modello (“forma”), a prescindere da quanti altri individui abbiano fatto, stiano facendo o si apprestino a fare lo stesso.

Questa riflessione ha un’importante applicazione nella società dell’immagine. Se è vero – ed è vero, dizionario alla mano – che per essere conformisti non è necessario essere maggioranza, allora decade ogni divisione concettuale (e di valore) tra mode mainstream (pregiudizialmente “conformiste”) e mode alternative (altrettanto pregiudizialmente, e arbitrariamente, “anticonformiste”).

Per essere conformisti e, in ambito più sociale, modaioli, non è necessario essere massa critica: per definizione, “è conformista chi si adegua (“conforma”, appunto) a (qualsivoglia) modello di immagine”.

Andrea Donna
@AndreaDonna

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