
Una buona definizione, per essere tale, deve essere, nell’ordine, univoca, non tautologica, sintetica.
Con il primo aggettivo si indica il fatto che una stessa definizione non può calzare per due realtà diverse (“macchina volante” è una definizione inadeguata per “aeroplano”, giacché anche l’elicottero è una “macchina volante”).
Con il secondo aggettivo, l’unico negativo, si intende dire che una buona definizione deve appunto spiegare, e non soltanto descrivere, la realtà cui si riferisce.
Con il terzo si indica il fatto che, tra due definizioni ugualmente efficaci per univocità e pregnanza, ma diverse per lunghezza, si deve preferire quella meno verbosa.
Le definizioni dei singoli termini si trovano su qualsiasi (buon) dizionario. Dove trovare, invece, uno strumento che dia la definizione di espressioni composite di uso comune?
L’idea è provare a farlo qui, su Tagli.me. Mi fa piacere impostare questa nuova rubrica come una specie di gioco: la redazione proporrà un concetto da definire e proverà a darne la propria definizione.
Ciascuno di voi e ciascuno di noi è invitato, nei commenti, a giudicare la definizione proposta ed eventualmente a suggerirne una migliore (quindi, nell’ordine: meno ambigua, o almeno meno tautologica, o almeno più sintetica).
Iniziamo con l’espressione “onestà intellettuale”. Secondo me, una buona definizione è la seguente: “Onestà intellettuale è discutere con gli argomenti, mentre discutere con tutto il resto è il suo contrario”.
Mi sembra una definizione per nulla tautologica, forse un po’ ambigua (c’è altro che si può definire alla stessa maniera? Magari sì) e ancora un po’ verbosa.
Chi riesce a fare meglio?
Andrea Donna
PS: “nazional-popolare” e “politicamente corretto” sono i due prossimi concetti che mi piacerebbe provare, insieme, a definire.