Dalle dimissioni al conclave: cosa succederà nei prossimi mesi

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Dopo le dimissioni del papa, che scenari si aprono? Che cosa prevedono prassi e diritto canonico, in casi come

bertone_ratzinger questi? E le dimissioni del papa sono un fatto inusitato o sono in qualche modo contemplate?


A quest’ultima domanda rispose lo stesso Ratzinger in “Luce del mondo”, libro-intervista pubblicato nel novembre del2010. Benedetto XVI vi afferma: ”Se un papa si rende conto con chiarezza che non è più capace, fisicamente, psicologicamente e spiritualmente, di assolvere ai doveri del suo ufficio, allora ha il diritto e, in alcune circostanze, anche l’obbligo, di dimettersi”.

imagesIl codice di diritto canonico dedica a questo caso il canone 332 comma 2: “Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti”.

Quindi, si procede all’elezione del nuovo papa. Il conclave per l’elezione del nuovo pontefice dovrebbe tenersi già a marzo. Il papa sarà eletto unicamente per scrutinium, come deciso da Giovanni Paolo II nella costituzione apostolica “Universi Dominici Gregis”. Secondo questa (innovativa) procedura elettiva, “per la valida elezione si richiedono i due terzi dei suffragi, computati sulla totalità degli elettori presenti”.

In pratica, il 67% dei cardinali dovranno trovarsi d’accordo e indicare, nella Cappella Sistina, il medesimo candidato. A quel punto, e solo a quel punto, potrà salire in cielo dal camino la fatidica fumata bianca.

Andrea Donna
@AndreaDonna

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