Dopo il periodo di basso profilo del segretariato Maroni, la Lega di Salvini ha ritrovato il tipico tono polemico, l’urlo feroce e la retorica ‘alla Pontida’. Spesso invitato ai talk-show, molto attivo su Facebook e sempre tra i manifestanti, il segretario milanese cerca di pompare un po’ di ossigeno in questo organo atrofizzato che è diventato la Lega Nord dopo lo scandalo Bossi, i diamanti, la Tanzania e the family.
Le elezioni europee hanno suggerito al segretario una strategia che potrebbe risultare vincente: la svolta nazionalista della Lega. Da partito padano VS Roma ladrona e il meridione, a partito nazionalista VS un’Europa dittatrice e sprecona. Questo cambio di strategia permetterebbe alla Lega di accedere a un bacino di voti molto più ampio rispetto a quelli a cui poteva ambire prima. Non è un caso che Salvini sempre più spesso si rivolga ai “miei amici sardi”, piuttosto che siciliani o campani; non è un caso che la sera, su Facebook, dia la buonanotte “da nord a sud”, né che abbia organizzato un tour elettorale anche sotto il Po.
E non è un caso che il nemico giurato della Lega sia ora proprio l’Europa; il nemico Euro toglie il pane ai milanesi come ai napoletani, azzera le differenze e compatta proprio quei fronti su cui la Lega di Bossi ha costruito la propria fortuna. E in questo completo stravolgimento di ruoli il tedesco diventa il napoletano, il napoletano subentra nel ruolo di padano assieme al siciliano e al romano.
Un altro canale diretto di dialogo con il sud è offerto dalla massiccia immigrazione che, per motivi geografici, colpisce in modo più intenso il meridione. Il sud quindi non è più artefice della disfatta economica del Paese, al contrario: è vittima di un sistema che permette a orde di clandestini di invadere tutti i giorni le coste meridionali.
La risposta dell’elettorato è sorprendente; la pagina Facebook di Salvini pullula di commenti che invitano il segretario a cambiare il nome ‘Lega nord’ in ‘Lega Italia’: “se cambi il nome in ‘Lega Italia’ ti voto”, dice un utente.
Del resto, il ruolo originario della Lega è stato quello di rassicurare una classe, culturalmente e economicamente medio-bassa, che si sente minacciata; ora che il nemico – e la minaccia – sono più grandi, chissà che non si infittiscano anche le file della Lega?
Francesco Cottafavi
@FCPCottafavi