Si parla sempre più frequentemente della disoccupazione giovanile che in Italia ha raggiunto da tempo cifre allarmanti. Abbiamo quindi deciso di provare a capire come si possono raggiungere alcune posizioni professionali a cui molti laureati puntano.
Per esempio, qual è il percorso da seguire in Italia per diventare insegnanti nelle scuole secondarie? Innanzitutto, non si tratta di un percorso chiaro e univoco, ma di un labirinto di percorsi.
LA LAUREA – La prima cosa da fare è laurearsi, con una laurea specialistica o magistrale o del vecchio ordinamento, insomma portare a termine un corso di studi di cinque anni.
Nel corso di questi anni universitari bisogna fare attenzione a inserire nel proprio carico didattico i famigerati “crediti per l’insegnamento” e, quando questo paradossalmente non è possibile seguendo il piano di studi regolare, bisogna aggiungere al proprio percorso i “crediti integrativi per l’insegnamento” fino a raggiungere la quota di crediti obbligatori (seguendo le indicazioni di questa tabella), da sostenere prima della laurea, pena dover pagare salatamente ogni credito aggiunto al proprio piano di studi.
DOPO LA LAUREA – Qui iniziano le scelte. Per il reclutamento dei docenti si attinge a tre diverse graduatorie: le Graduatorie ad Esaurimento, le Graduatorie di Merito e le Graduatorie di Istituto.
Come avviene l’immissione in ruolo? Ogni anno i posti a tempo indeterminato disponibili vengono suddivisi a metà fra chi fa parte delle Graduatorie ad Esaurimento e chi fa parte delle Graduatorie di Merito.
Per i contratti a tempo determinato si attinge invece alle Graduatorie d’Istituto.
LE GRADUATORIE AD ESAURIMENTO – L’accesso alle GaE è ormai precluso dal 2008 (si punta, come indica il nome, ad esaurirle), quindi al giovane laureato non resta che la possibilità di inserirsi nelle seconde e nelle terze.
LE GRADUATORIE DI MERITO – Per entrare bisogna vincere un concorso pubblico a cattedre. L’ultimo vero concorso si è tenuto nel 1999.
Nel 2012 il Miur ha realizzato un concorso per docenti, ma era riservato ai laureati entro il 2002, quindi precluso ai giovani laureati. Si attende per luglio 2015 l’annuncio di un nuovo concorso, a cui il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha più volte accennato nei suoi discorsi.
LE GRADUATORIE D’ISTITUTO – I dirigenti scolastici attingono a queste graduatorie per le supplenze annuali o anche di breve durata. Si dividono in tre fasce:
- la prima fascia coincide con le Graduatorie ad Esaurimento, quindi è inaccessibile per i neolaureati.
- Per accedere alla seconda fascia bisogna essere abilitati, cioè aver seguito o i vecchi corsi SIS o il TFA, Tirocinio Formativo Attivo, la cui prima edizione è stata attivata nell’anno scolastico 2012/2013, mentre le selezioni per la seconda edizione del 2014/2015 sono tutt’ora in corso (la data prevista per la fine delle selezioni era il 31 novembre 2014, ma molte Università hanno già annunciato che questa scadenza slitterà).
La selezione per accedere al TFA consta di tre prove (una prova preselettiva a scelta multipla, una prova scritta e una prova orale) e una volta selezionati il corso è a pagamento. - Per accedere alla terza fascia, invece, basta essere laureati con i crediti necessari per l’insegnamento.
Ogni tre anni bisogna seguire una procedura sul sito del Miur (ovviamente in caso di bisogno di chiarimenti i sindacati, le segreterie di Università, le segreterie scolastiche e l’ufficio del Miur riusciranno ad organizzarsi in modo da dare sempre e comunque risposte diverse fra loro) per iscriversi alla terza fascia o per aggiornare il proprio posizionamento, aggiungendo gli eventuali giorni di servizio effettuati o i titoli di studio o culturali acquisiti nel frattempo.
Il candidato dovrà scegliere venti scuole all’interno della stessa provincia e verrà chiamato dalla segreteria se si renderà disponibile una supplenza in uno degli istituti indicati.
Il governo Renzi ha più volte annunciato una prossima abolizione della seconda e terza fascia delle Graduatorie di Istituto, ma non ha per ora chiarito quale soluzione alternativa propone per le supplenze brevi o annuali.
LA MESSA A DISPOSIZIONE – Per le scuole private o paritarie e anche per le scuole pubbliche nel caso le graduatorie fossero esaurite si può poi ricorrere alle MAD, messa a disposizione, una pratica consistente nell’invio del curriculum corredato da una lettera di presentazione al dirigente scolastico dell’istituto in questione.
Serena Avezza
@twitTagli